Cronaca
In casa con mezzo chilo di marijuana, condannato a 18 mesi di reclusione
Il blitz dei carabinieri in via Manzoni è del luglio 2017, la droga era pronta per dividerla in 3000 dosi

Un pregiudicato di 39 anni, Nicolò Parisi, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Biancavilla, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Catania.
L’episodio che gli viene contestato risale al luglio 2017, quando i militari notarono un eccessivo viavai di giovani “clienti” dall’abitazione dell’uomo e da quella di un complice, Antonio Galvagno, in via Manzoni. Dopo perquisizione domiciliare, fu trovato e sequestrato oltre mezzo chilo di marijuana. Una quantità da cui sarebbero state ricavate 3000 dosi da smerciare al dettaglio.
Rinvenuti pure bilancini elettronici di precisione e materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da porre in vendita.
Riconosciuto colpevole dai giudici etnei di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, il 39enne dovrà scontare la pena comminatagli equivalente ad 1 anno e 6 mesi di reclusione. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere catanese di Piazza Lanza.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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