Cronaca
In casa mezzo kg di marijuana e un continuo viavai di giovani “clienti”

I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno arrestato il 36enne Nicolò Parisi ed il 23enne Antonio Galvagno, entrambi ritenuti responsabili di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La notizia era stata data anticipata ieri da Biancavilla Oggi. La conferma ufficiale, adesso, è arrivata dalla sala stampa del comando provinciale dei carabinieri di Catania.
L’eccessivo viavai di giovani “clienti” dalle abitazioni dei due, nella zona di via Manzoni, ha spinto i militari ad approntare un servizio di osservazione per diversi giorni. Poi, all’alba di ieri, l’irruzione nelle due abitazioni, perquisite da cima a fondo.
Rinvenuti, come avevamo già riferito ieri, 500 grammi di marijuana, da cui poter ricavare 3.000 dosi da smerciare al dettaglio, nonché dei bilancini elettronici di precisione.
La droga è stata sequestrata mentre gli arrestati, in attesa della direttissima, sono stati entrambi sottoposti agli arresti domiciliari.
Lo scorso novembre, Galvagno era stato arrestato dai carabinieri perché, dopo una perquisizione domiciliare, gli erano state sequestrate altre 100 dosi di marijuana e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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