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I contagiati Covid adesso sono 309: Biancavilla proseguirà in “zona rossa”?
Il sindaco Bonanno scrive a Palazzo d’Orleans, l’ultima parola spetta al governatore Musumeci
Le disposizioni della “zona rossa” per Biancavilla saranno prorogate e termineranno con la scadenza fissata per il 14 aprile dall’ordinanza regionale? L’interrogativo è di tanti biancavillesi. E lo stesso sindaco Antonio Bonanno ha scritto formalmente a Palazzo d’Orleans per avere chiarimenti.
Toccherà al governatore Nello Musumeci l’ultima parola. La prosecuzione delle misure della “zona rossa” dovrà essere decisa con ulteriore ordinanza. In mancanza dell’atto, le restrizioni si dovranno intendere revocate.
Sul tavolo della presidenza della Regione ci sono gli ultimi dati aggiornati sulla situazione dell’epidemia a Biancavilla. Il primo cittadino li ha resi pubblici.
Gli attuali positivi sono 309: 126 sono i pazienti con sintomi, 70 quelli rilevati attraverso gli screening promossi dall’amministrazione comunale e ben 113 i cittadini la cui positività è stata rilevata grazie al “contact tracing”.
Lo stato clinico dei contagiati è concentrato in massima parte tra asintomatici –cioè 77– e paucisintomatici (con un quadro clinico, cioè, povero di sintomi), ovvero 192. Sono 12 i pazienti con un quadro clinico “severo” o “critico”.
L’Asp farà la propria valutazione –chiarisce il sindaco Bonanno– sulla base dei dati che riguardano l’andamento dei contagi nell’ultima settimana. Al presidente della Regione Siciliana ho chiesto di sapere se l’ordinanza del 29 marzo scorso, relativa all’istituzione della “zona rossa”, sarà prorogata o meno».
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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