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Cronaca

Biancavilla al setaccio: un centinaio di persone controllate e tre denunciate

Provoca un incidente ma non presta soccorso, gira con un lungo coltello, ruba in un negozio: beccati

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Controlli straordinari dei carabinieri a Biancavilla. I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò, con i colleghi della locale Stazione e del 12° Reggimento “Sicilia”, con il coordinamento strategico in ambito provinciale del piano d’azione denominato “modello Trinacria”, hanno effettuato un servizio finalizzato al controllo della “movida” notturna ed al rispetto delle norme di sicurezza stradale.

I militari hanno pertanto proceduto alla denuncia in stato di libertà di tre persone. Un 23enne pregiudicato biancavillese, pur non avendo mai conseguito la patente, a bordo di un’autovettura, aveva causato un incidente. Ma è fuggito senza prestare soccorso alla persona ferita.

Un 41enne, biancavillese, in piazza Sgriccio, sottoposto a a perquisizione personale, è risultato in possesso di un coltello con una lama di 12 centimetri.

Un 43enne di Adrano, all’interno di un esercizio commerciale, si era reso responsabile del furto di un quantitativo di cosmetici.

Nel corso dei controlli staordinari dei carabinieri a Biancavilla, segnalati alla Prefettura di Catania 4 giovani perché in possesso di dosi di marijuana. Hanno proceduto alla contestazione di violazioni amministrative per violazioni al codice della strada per un ammontare complessivo di 23.400,00 euro.

Sottoposti sequestro e fermo amministrativo 12 veicoli e ritirando 18 documenti di guida e circolazione.

Nell’ambito di tale attività, infine, i militari hanno sottoposto a controllo 95 persone e 41 veicoli.

Non è la prima volta che uno spiegamento di forze da parte dei carabinieri intervenga all’interno del territorio comunale di Biancavilla. Non soltanto per presidiare i luoghi della cosiddetta “movida”. Ma anche in risposta a fenomeni di inciviltà e di mancato rispetto delle norme del Codice della strada. Una presenza dei militari che, soprattutto in questi mesi estivi, è stata notata nei punti nevralgici del paese. Un contributo concreto per infondere pure maggiore senso e più alta percezione di sicurezza.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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