Politica
Taglio dei parlamentari, a Biancavilla quasi l’82% dice “sì” al referendum
Ma ai seggi si è recato meno di un terzo degli aventi diritto: 12.666 hanno preferito restare a casa


di VITTORIO FIORENZA
I biancavillesi si sono espressi: quasi l’82% ha detto “sì” al taglio dei parlamentari (oltre 10 punti percentuali sopra il dato nazionale). Il referendum costituzionale ha chiamato al voto 18.430 cittadini di Biancavilla. Ma meno di un terzo degli aventi diritto si è recato ai seggi per esprimere la propria preferenza.
Eppure la chiamata alle urne ha riguardato la modifica della Carta fondamentale della Repubblica con la sforbiciata del numero di deputati e senatori.
Dei 5764 biancavillesi che hanno votato, in 4671 hanno tracciato un segno sul “sì” e 1051 sul “no”. Una scelta netta, benché decisa soltanto dalla partecipazione al voto del 31,28 dell’elettorato biancavillese. Dato al di sotto di quello registrato in Sicilia, che peraltro si attesta come ultima regione d’Italia con un’affluenza del 35,39%.
La campagna referendaria a Biancavilla è stata la più spenta e silenziosa di sempre. Soltanto qualche volantinaggio per il “no” da parte di Alfio Petralia della Camera del lavoro di Biancavilla. Alcuni manifesti sono stati affissi da attivisti del Movimento 5 Stelle, schierato per il “sì”.
Per il resto, la politica ha dimostrato un disinteresse pressoché totale a Biancavilla su questo referendum per il taglio dei parlamentari. Nessun esponente dell’amministrazione comunale né dell’assemblea cittadina si è esposto. Il palco dei comizi è rimasto inutilizzato per tutta la campagna referendaria.
Nonostante la doppia giornata per potere votare, i biancavillesi che hanno preferito restare a casa sono stati 12.666. Quanti si sono recati ai seggi, lo hanno fatto nel rispetto delle misure anti-Covid con mascherine e igienizzante per le mani.
Referendum, la “diserzione” degli scrutatori
È stato un referendum, quello sul taglio dei parlamentari, a Biancavilla, con una bassissima affluenza, che ha reso il conteggio dei voti più semplice e veloce. Un lavoro più sbrigativo per gli scrutatori delle 20 sezioni sparse negli edifici scolastici di Biancavilla. Mai come in questa occasione –va pure annotato per la cronaca– si è verificata un disinteresse anche per ricoprire il ruolo di scrutatore.
Decine di cittadini sorteggiati come scrutatori hanno comunicato la loro rinuncia o non si sono presentati per la costituzione del seggio. Anche qualche supplente ha rinunciato. Il motivo? Paura del contagio da coronavirus, a quanto pare. Ma anche regioni economiche, visto che per un impegno da sabato pomeriggio a lunedì pomeriggio, gli scrutatori percepiranno appena 104 euro.
Tutti elementi –anche questi, oltre all’affluenza– da mettere sul tavole delle riflessioni per analizzare la disaffezione alla partecipazione democratica. Disaffezione che ormai da anni non risparmia neppure la “democraticissima” Biancavilla con le forze politiche sempre più marginali ed incapaci di intercettare e rappresentare istanze e umori dei cittadini.


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Politica
Viabilità e raccolta cenere vulcanica, il sindaco Bonanno firma l’ordinanza
Provvedimento del primo cittadino a seguito della pioggia e della caduta della sabbia dell’Etna


La coltre di cenere vulcanica che sta ricoprendo Biancavilla, creando parecchi disagi, pregiudica la sicurezza della viabilità. Il sindaco Antonio Bonanno ha adottato un’ordinanza con la quale vieta, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza e all’eliminazione della cenere vulcanica dalle strade comunali, la circolazione dei mezzi a due ruote.
Per tutti gli altri veicoli viene fissato il limite massimo di velocità di percorrenza delle strade del territorio comunale a 30 km/h.
I cittadini di Biancavilla sono, invece, tenuti a raccogliere la sabbia vulcanica dagli spazi privati in contenitori di piccole dimensioni. Sabbia da depositare in prossimità delle aree in cui solitamente si conferiscono i rifiuti. Vengono, inoltre, disposte la pulizia delle strade cittadine e la raccolta della sabbia vulcanica.
Tali misure arrivano dopo i sopralluoghi effettuati dalla protezione civile cittadina, che hanno confermato le criticità già emerse a seguito della pioggia e della cenere vulcanica cadute a Biancavilla.
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