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Lavori entro il 2021, il finanziamento per ammodernare il teatro c’è: 231mila euro

Gli interventi riguarderanno l’allestimento di servizi per gli spettatori e le compagnie ospiti de “La Fenice”

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Una somma di 231mila euro. È l’ammontare del finanziamento regionale che conferma l’avvio degli interventi di restyling del teatro “La Fenice” di Biancavilla.

L’amministrazione Bonanno nei mesi scorsi aveva partecipato e vinto il bando, redigendo il progetto attraverso il lavoro degli uffici. La serie di interventi, da concludersi entro il 2021, riguarderà l’ammodernamento della struttura, in particolar modo con l’allestimento dei servizi adeguati a spettatori e compagnie.

«Nonostante l’emergenza virus che ci vede impegnati quotidianamente, in queste settimane abbiamo lavorato assieme all’ufficio tecnico per concretizzare l’avvio di diversi lavori: partiamo con il Teatro ma di tanti altri interventi vi renderò conto in appresso», puntualizza il sindaco Antonio Bonanno.

Che prosegue: «Mi è dispiaciuto avere letto che il finanziamento fosse stato addirittura messo in discussione e che non dovesse più arrivare. Fake news che appartengono ad un gioco denigratorio che faccio fatica a comprendere, smentito puntualmente dai fatti».

«Partiamo dal Teatro “La Fenice”, dicevo: il finanziamento è regionale e lasciate che ringrazi per l’impegno –conclude Bonanno– l’assessore Manlio Messina e i deputati all’Ars Giovanni Bulla, Gaetano Galvagno e Giuseppe Zitelli. Una unione di intenti che ha prodotto un bel risultato».

L’impegno era stato assunto dallo stesso assessore Messina, in visita a Biancavilla, lo scorso dicembre, al campo sportivo “Orazio Raiti” e al palazzo comunale.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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