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Era stato dedicato alla “Biancavilla libera e onesta”: imbrattato il murales del cimitero

L’opera era stata realizzata nell’estate del 2017 per volontà dell’allora “sindaco dei ragazzi” Viola Cantarella

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Un gesto che provoca indignazione. Un gesto inqualificabile. Ignoti hanno imbrattato il murales che si trova sul muro esterno del cimitero, a fianco all’ingresso di viale Cristoforo Colombo. Scritte deturpanti sono in “mostra” e quanti sono passati da lì non hanno potuto non accorgersene.

Il paradosso è che il murale, realizzato nell’estate del 2017, era stato dedicato e intitolato alla “Biancavilla onesta e libera”. Un richiamo a valori ben precisi, voluto dall’allora “sindaco dei ragazzi”, Viola Cantarella, che aveva voluto l’opera a nome di tutto il “baby-Consiglio” per dare un segno visibile alla città del desiderio dei bambini di Biancavilla per una comunità migliore.

Ecco perché vedere imbrattato oggi quel murales lascia ancor di più senza parole: non un “semplice” atto vandalico ma l’offesa ad un messaggio sociale e civile che era stato lanciato da piccoli cittadini, evidentemente migliori di chi ha provocato una simile azione.

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Murales imbrattato, l’assessore Privitera: «Gesto gravissimo, gli ridaremo dignità»

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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