Biancavilla siamo noi
Lettera aperta alla Ferrovia Circumetnea: «Stazioni di Biancavilla in mano ai vandali»
Un cittadino di Biancavilla ci scrive: ecco la descrizione “in presa diretta” delle condizioni delle fermate sotterranee


Questa è la quarta mail che scrivo alla Fce, ma la prima “aperta”. Ho preso questa decisione dopo non aver ricevuto nessuna risposta e non avendo visto alcun miglioramento.
I problemi della Fce, in particolare delle stazioni sotterranee di Biancavilla, sono sotto gli occhi di tutti: stazioni in mano a nessuno, prive di sorveglianza e manutenzione.
Andiamo con ordine. Entrando in stazione, si viene accolti dagli stalli che, in teoria, dovrebbero aprirsi solo dopo aver obliterato il biglietto, ma in pratica sono sempre aperti e, la sera, sono bivacco di comitive di ragazzini che vanno lì per fumare, appartarsi e, non sempre, ma spesso, a giudicare dalle condizioni in cui vessano le strutture, compiere atti di vandalismo.
Si passa dal divellere le infografiche in plastica, a danneggiarle con accendini, a scarabocchiarle fino allo staccare le scale mobili tramite il pulsante da premere soltanto in emergenza (costringendo così i viaggiatori a fare sei rampe di scale a piedi).
Questo senza contare il divieto di fumare, totalmente ignorato dal momento che non c’è nessuno che vigili. E qui arriviamo a un altro punto importante: la totale mancanza di controllo.
Entrando in stazione, non c’è nessun addetto che dia informazioni ai passeggeri (né un sistema di altoparlanti, quindi l’unico modo per scoprire se la littorina è in ritardo è attendere, speranzosi, mentre la copertura telefonica non basta neanche per fare una telefonata o inviare un messaggio).
L’unica sicurezza offerta ai passeggeri è la presenza di telecamere che, si spera, siano attive, funzionanti e supervisionate.
Altra nota dolente è data dall’assenza di macchinette. Il viaggiatore che, per svariati motivi, si trova sprovvisto di biglietto potrà acquistarlo sulla littorina, ma a un prezzo maggiorato di cinquanta centesimi rispetto al prezzo normale, quindi se andate in un tabacchi e i biglietti sono finiti o è troppo presto e non è ancora aperto, la colpa è vostra e dovrete pagare il supplemento per acquistarlo direttamente lì, vista la mancanza di una macchinetta atta a dispensarli.
A onor del vero, inizialmente la macchinetta c’era. Poi è scomparsa. Oggetto anch’essa di atti vandalici?
Questo senza neanche voler parlare delle dotazioni antincendio spesso rovinate e dalle pesanti infiltrazioni di umidità. Tutto questo nelle stazioni di Biancavilla.
Una menzione particolare merita l’eccessiva confusione che si trova sulla littorina delle 7.01 (teoriche) da Biancavilla che, arrivata in zona Misterbianco, diventa ingestibile, rappresentando un vero e proprio rischio per la sicurezza in quanto rende difficile la discesa dei passeggeri in condizioni normali, figuriamoci in situazioni di emergenza.
Questa non è né vuole essere uno sfogo o una critica vuota, quanto l’ennesima segnalazione di una problematica sempre più pressante e varia, nella speranza che non rimanga carta morta.
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Biancavilla siamo noi
«Vi racconto un atto meschino e di ordinaria inciviltà che mi è capitato»
Un nostro lettore ci segnala un episodio accaduto in piazza Sgriccio, dopo il rientro da Catania


Sono un cittadino qualunque che vuole denunciare un fatto a me accaduto qualche sera fa, si tratta di una cosa da niente, però quello che fa indignare di più è il gesto e la pianificazione che probabilmente c’è alla base.
Mi trovavo a rientrare da Catania dopo aver trascorso una serata con amici e venendo da via della Montagna, mi accingevo a fare rifornimento in Piazza Sgriccio. Come quasi sempre, nei fine settimana davanti al chiosco situato sulla piazza, stazionano dei ragazzi; io mi immetto sulla destra per fare rifornimento e sento una botta nel retro della macchina. Inizialmente non avevo capito bene, infatti per sicurezza non mi sono fermato in quel rifornimento.
Qualche centinaio di metri dopo mi sono fermato per controllare ed ho trovato la sorpresa: mi avevano lanciato un uovo nella zona del serbatoio, rendendo praticamente impossibile aprire lo sportellino. E la cosa che fa indignare ancora di più è che molto probabilmente quel gruppo di ragazzi erano minorenni, perché c’erano diverse microcar parcheggiate.
Quei ragazzi si trovavano per caso ad avere delle uova? Li lanciavano casualmente alle macchine di passaggio? Oppure era una cosa ben pianificata per quelli che facevano rifornimento? Se fosse davvero così non ho parole, oltre al gesto, pianificare una cosa del genere è una cosa a dir poco meschina.
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Giuseppe
17 Febbraio 2020 at 18:36
Condivido in pieno quanto denunciato. È un peccato vedere andare in fumo i soldi dei contribuenti, il Comune e la fce non riescono a fronteggiare la delinquenza minorile che cresce esponenzialmente tra Adrano e Biancavilla.Ci vuole un impegno serio da parte di vigili e forze dell’ordine, Fce dovrebbe migliorare davvero tanto…