Cronaca
Il “pizzo” sui funerali, in Appello tre condanne confermate ma con lo sconto
Sentenza di secondo grado per tre degli imputati del blitz antiracket “Reset” ai danni di Giuseppe Arena


Condanne confermate ma con uno sconto di pena. La terza sezione penale della Corte d’appello di Catania si è così pronunciata nei confronti di Angelo Girasole, Alberto Gravagna e Alfio Petralia, accusati del reato di estorsione nel settore delle pompe funebri di Biancavilla.
Inflitti sette anni di carcere ciascuno per Girasole e Gravagna (uno in meno rispetto alla sentenza che era stata emessa dal Tribunale nel novembre 2018), oltre a 2100 euro di multa, e 5 anni nei confronti di Petralia (in primo grado aveva avuto sette anni e sei mesi), oltre ad una multa di 1200 euro.
I tre, assieme ad altri soggetti, erano stati arrestati nell’ambito del blitz antiracket “Reset”, condotto nell’aprile del 2017 dai carabinieri della stazione biancavillese.
Risarcimenti riconosciuti alle parti civili, ovvero il titolare dell’impresa funebre, Giuseppe Arena, il Comune di Biancavilla e l’associazione antiracket ed antiusura “Libera Impresa”.
Determinante per le indagini dei militari biancavillesi è stata la collaborazione della vittima. A spianare la strada all’operazione “Reset” è stato il precedente blitz-gemello “Onda d’urto” del dicembre 2016.
Entrambe le operazioni, oltre a consentire di avere una mappa aggiornata della criminalità organizzata locale, hanno squarciato il velo che nascondeva gli affari illeciti sull’oscuro settore delle pompe funebri e, in particolare, sul pizzo, sulle spartizioni e sulle pretese imposte per anni alle agenzie di Orazio Arena e dei figli Giuseppe e Luca.
Fino alla loro fattiva collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia e i militari della compagnia di Paternò e della stazione biancavillese, al prezzo, però, di chiudere le loro attività ed essere inseriti nel programma di protezione per testimoni di giustizia, lontani da Biancavilla.
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Cronaca
Un autoarticolato divorato dalle fiamme in via del Trebbiatore a Biancavilla
Il mezzo era all’interno di un’impresa di trasporti, in corso di accertamento le cause dell’incendio


Intervento in via del Trebbiatore, a Biancavilla, da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano.
Qui si è registrato l’incendio di un autoarticolato Eurocargo 75, che si trovava scarico e parcheggiato all’interno di una ditta di trasporti.
Le cause dell’incendio –fa sapere una nota del comando provinciale dei Vigili del fuoco– sono in corso di accertamento. Non si hanno, comunque, notizie di persone ferite o intossicate.
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