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Cronaca

Coltellate a giovane biancavillese, arrestato un coetaneo di Adrano

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È stato preso il presunto responsabile dell’accoltellamento, all’uscita di una discoteca di Giardini Naxos, ai danni di un 22enne di Biancavilla, ricoverato in prognosi riservata, dopo un intervento chirurgico per lesioni al torace e ad un polmone. Si tratta di un 19enne di Adrano, nei confronti del quale è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana.

I carabinieri della Compagnia di Taormina, con la collaborazione dei militari della Compagnia di Paternò e del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, hanno arrestato il 19enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma bianca, commessi la notte del 16 agosto in Giardini Naxos, in via Lungomare Tysandros, quando a seguito di un diverbio scaturito per futili motivi, era stato accoltellato il giovane di Biancavilla.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti delle attività d’indagine sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Taormina e della stazione di Giardini Naxos che nell’immediatezza del reato hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e le testimonianze di alcuni giovani che avevano assistito ai fatti giungendo all’identificazione del presunto autore.

Nel corso della perquisizione domiciliare svolta a carico dell’arrestato sono state rinvenute nel filtro della lavatrice e nella parte interna del coperchio del recipiente dei panni sporchi delle tracce di possibile sostanze ematiche che sono state repertate e saranno esaminate nei laboratori di biologia del Res di Messina per verificare se si tratti di tracce di sangue riconducibili alla vittima.

Al termine delle operazioni l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Messina.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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