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Cronaca

Coltellate a giovane biancavillese, arrestato un coetaneo di Adrano

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È stato preso il presunto responsabile dell’accoltellamento, all’uscita di una discoteca di Giardini Naxos, ai danni di un 22enne di Biancavilla, ricoverato in prognosi riservata, dopo un intervento chirurgico per lesioni al torace e ad un polmone. Si tratta di un 19enne di Adrano, nei confronti del quale è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana.

I carabinieri della Compagnia di Taormina, con la collaborazione dei militari della Compagnia di Paternò e del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, hanno arrestato il 19enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma bianca, commessi la notte del 16 agosto in Giardini Naxos, in via Lungomare Tysandros, quando a seguito di un diverbio scaturito per futili motivi, era stato accoltellato il giovane di Biancavilla.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti delle attività d’indagine sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Taormina e della stazione di Giardini Naxos che nell’immediatezza del reato hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e le testimonianze di alcuni giovani che avevano assistito ai fatti giungendo all’identificazione del presunto autore.

Nel corso della perquisizione domiciliare svolta a carico dell’arrestato sono state rinvenute nel filtro della lavatrice e nella parte interna del coperchio del recipiente dei panni sporchi delle tracce di possibile sostanze ematiche che sono state repertate e saranno esaminate nei laboratori di biologia del Res di Messina per verificare se si tratti di tracce di sangue riconducibili alla vittima.

Al termine delle operazioni l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Messina.

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Cronaca

Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa

L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

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Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.

Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.

L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.

A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.

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Cronaca

Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»

Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

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I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.

Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.

Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.

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