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Politica

Biancavilla premia i 5s (e la Lega): Giarrusso il più votato, poi Salvini

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Tenendo sempre in considerazione il dato più cocente ed allarmante – quello della diserzione ai seggi, che a Biancavilla (un tempo democraticissima e partecipativa) ha fatto restare a casa 7 elettori su 10 – l’analisi del voto per le Europee nella nostra città vede il Movimento 5 Stelle vincitore, seguito da Forza Italia e poi da una Lega, che racimola più consensi del Pd (a Biancavilla!).

Sì, è questo il quadro. L’astensionismo è il primo “partito”. Nei voti di lista il M5s si attesta al 30,14%, mentre Forza Italia è al 20,82% e la Lega al 18,37% (a segnare una X sul simbolo di Alberto da Giussano sono stati 1056 biancavillesi). A seguire il Partito democratico, sotto la soglia del 20% e del migliaio di voti: per l’esattezza 967, pari al 16,82%. Quindi Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il 10,30% dei consensi. Percentuali da prefisso telefonico per tutte le altre forze.

Quanto ai candidati parlamentari, a Biancavilla il più votato è stato Dino Giarrusso (forte della popolarità di ex Iena): 637 voti. Dopo Giarrusso, i consensi dei biancavillesi si sono concentrati sul leader della Lega, Matteo Salvini, che racimola 523 voti (boom, rispetto ad altri due leader nazionali, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, che tra i biancavillesi hanno ottenuto rispettivamente 214 e 261 preferenze).

Fin qui, voti d’opinione. Quanto al voto più strutturato e d’apparato, nel Pd spicca il magistrato Caterina Chinnici con 502 voti, seguita dal medico di Lampedusa Pietro Bartolo (222) e l’uscente Michela Giuffrida (209). In Forza Italia, brilla Giuseppe Milazzo (594 voti) e a seguire Saverio Romano (416 consensi). Con 373 preferenze, il più votato di Fratelli d’Italia è l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli.

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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© Foto Biancavilla Oggi

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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© Foto Biancavilla Oggi
QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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