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Politica

Ricorso sui doppi turni, il sindaco: «Un’azione di non bell’esempio»

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Non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione comunale e del sindaco Antonio Bonanno in riferimento alle argomentazioni contenute nel ricorso, presentato al Tar da un gruppo di genitori di alunni e dipendenti della scuola “Bruno”, contro l’ordinanza che, dal 4 marzo, impone la turnazione delle lezioni, tra mattina e pomeriggio, tra “Bruno” e “Sturzo”. Qui i dettagli del ricorso, avanzato attraverso l’avv. Andrea Ingiulla. Qui di seguito, invece, riportiamo le ragioni, le puntualizzazioni e le smentite del Comune.

Apprendiamo del ricorso inoltrato al Tar dall’istituto “Antonio Bruno”. Non intendiamo entrare nell’opportunità di una azione che, di certo, non è d’esempio e che non è condivisa dalla maggioranza dei genitori e degli alunni della scuola interessata. Ci limitiamo, ci sia consentito, ad esprimerci sui contenuti.

Ad oggi, come ben sanno i ricorrenti, non esistono locali agibili e idonei tali da potere ospitare 27 aule: l’accusa di inerzia la rispediamo al mittente facendo presente, ma probabilmente lo si dimentica per convenienza, che ci siamo adoperati immediatamente per ottenere quei finanziamenti che sono puntualmente ed a tempo di record, arrivati.

E non era affatto possibile ricostruire gli edifici scolastici con fondi comunali perché i danni complessivi di tutti gli edifici ammontavano a più di 800 mila euro, viste le condizioni nelle quali versano le casse cittadine: non abbiamo una cifra tale da coprire la spesa dei lavori. Tutto molto pretestuoso.

Così come la notizia (falsa e denigratoria) che allo stato attuale non è stato redatto alcun progetto esecutivo: il progetto è stato già approvato dalla Giunta, tant’è che abbiamo già inviato tutto alla Cuc e la documentazione per indire la gara per la “Luigi Sturzo”.

Aggiungiamo che per gli alunni portatori di handicap con disabilità grave, è stata inviata una nota alle dirigenti della “Verga” e della “Bruno” per individuare quei casi che avrebbero avuto necessità di cure particolari e che non avrebbero potuto frequentare al pomeriggio, in modo tale che venissero individuate le aule rimanenti da predisporre al mattino.

Ancora, nell’ordinanza sindacale ci siamo espressi sull’utilizzo dei locali che sono di proprietà di Biancavilla e dei biancavillesi.
Intendiamo evidenziare la dignità con la quale gli alunni degli altri istituti, compresi quelli dell’infanzia, stanno affrontando una situazione che rimane delicata e di emergenza.

In ultimo, apprezziamo e condividiamo la scelta di buonsenso compiuta dalla maggior parte dei genitori della “Bruno” che non ha sottoscritto il ricorso. Da ciò si evince che solo una minoranza ha manifestato una assoluta mancanza di solidarietà non fornendo di certo un esempio positivo nei confronti dei nostri figli. E, teniamo a sottolineare, come tutto questo assolutamente nulla ha a che fare con l’avvio del prossimo anno scolastico: anche qui, per fare chiarezza e smentire quelle voci messe in circolo ad arte.

Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale hanno l’obbligo di essere garanti dell’equità, agendo secondo il principio del buon padre di famiglia: in nome e a tutela di Biancavilla e dei biancavillesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

Cantarella rieletto segretario del Pd (con sottinteso turnover in Consiglio?)

Compromesso tra le due anime del partito, reduci nei mesi scorsi da feroci scontri, accuse e ricorsi

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Per lunghi mesi, il Pd di Biancavilla è stato dilaniato da feroci polemiche: accuse sulla gestione del partito, ricorsi sulla violazione delle regole interne, critiche sull’assenza di trasparenza, per esempio sul numero e sui nominativi dei tesserati.

Tutto archiviato. Tutto passato. Come nelle migliori delle tradizioni di una certa “sinistra”, un colpo di mano ha (avrebbe) cancellato ogni veleno. Così, il congresso cittadino (con la candidatura unica di Vincenzo Cantarella a segretario) ha sancito un voto quasi unanime. Cantarella eletto con 98 voti su 107: votato anche, quindi, dall’ala che, nei mesi scorsi, lo aveva avversato ritenendolo illegittimo e definendo la sua precedente elezione una farsa.

Il partito si ricompatta, dunque. Quali retroscena ci siano, la nota inviata alla stampa dal segretario Cantarella non le racconta. Al di là delle comunicazioni di circostanza, fonti del partito biancavillese lasciano intendere ad un compromesso. La ritrovata unità con i “dissenzienti” ritornati sui propri passi, presuppone un segnale dall’altra parte del Pd. Il segnale dovrebbe essere l’attuazione di un’intesa stabilita già in campagna elettorale e che la zuffa tra correnti ha ritardato: il turnover in Consiglio Comunale.

Nelle prossime settimane, dunque, potrebbero arrivare le dimissioni della consigliera Melissa Pappalardo per consentire il subentro di Alfio Distefano, che a sua volta dovrebbe essere “a tempo” fino al turnover di Alfio Stissi e ancora di Giuseppe Sant’Elena.

Ipotesi e ragionamenti non nuovi all’interno del Pd, ma che adesso tornano di attualità politica. Anche alla luce dell’esito del voto dei democratici biancavillesi per la segreteria provinciale (89 voti su 109 per Giuseppe Pappalardo) e quella regionale (98 su 107 preferenze per Anthony Barbagallo). Effetto del colpo di mano che ha (avrebbe) cancellato ogni veleno. Il condizionale, quando si parla del Pd di Biancavilla, è sempre d’obbligo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I retroscena

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Politica

Bomba d’acqua, ma viale dei Fiori non si è allagato: una notizia attesa da 8 anni

È l’effetto dei lavori di contenimento eseguiti negli ultimi mesi (nel 2017 c’era chi negava le nostre immagini)

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Forte pioggia e grandine si sono abbattute con una certa violenza anche su Biancavilla. Un vero e proprio test per viale dei Fiori, interessato ad una serie di interventi anti-allagamenti. Ecco, quindi, il tratto in cui solitamente, persino per banali acquazzoni, si accumulava anche 30 centimetri di acqua. Come si vede nel video che pubblichiamo sotto, non c’è stato il consueto allagamento con l’acqua ristagnante anche ore. È una notizia. Una notizia che abbiamo atteso otto anni perché potessimo registrarla. Effetto delle opere messe in atto da mesi e che, peraltro, ancora non sono del tutto completate.

«La bomba d’acqua che ha colpito Biancavilla non ha allagato, come in passato, Viale dei Fiori. La prova “in diretta” ha dimostrato – sottolinea il sindaco Antonio Bonanno – che il sistema di contenimento delle acque piovane, con grandi vasche di laminazione installate di recente, ha retto bene, pur non essendo ancora attive le pompe di sollevamento. Viale dei Fiori non è stata sommersa dall’acqua com’è avvenuto per lungo tempo. L’annosa questione degli allagamenti pare essere risolta: possiamo, quindi, dirci soddisfatti. Andrà ancora meglio, una volta che entreranno a regime anche le pompe di sollevamento e rilancio delle acque».

Altri disagi si sono riproposti in altre parti di Biancavilla. Su questo fronte, Bonanno annuncia «la realizzazione di altre caditoie nei punti sensibili della città, abbiamo previsto 15 azioni risolutorie nelle zone dove sono emerse delle criticità».

“Biancavilla Oggi ” e i negazionisti del 2017

Su viale dei Fiori, Biancavilla Oggi ha scritto un’infinità di articoli, registrando i disagi. Basterebbe consultare il nostro archivio degli ultimi 8 anni. Siamo stati i primi, a ridosso della cosiddetta inaugurazione del maggio 2017 del “nuovo viale dei Fiori” (così veniva presentato), a denunciare con video e foto l’inadeguatezza dei lavori eseguiti. Opere allora effettuate per esigenze di protezione civile: lo scopo era fare di quell’arteria una via di fuga in caso di emergenza. Menomale che di emergenze non ce ne siano state in concomitanza di forte pioggia.

Ricordiamo perfettamente quando sollevammo il caso per la prima volta, evidenziando che si stava per inaugurare un’opera che… faceva acqua da tutte le parti. Esponenti dell’allora maggioranza e di Giunta si premurano a darci addosso. Si preferì il negazionismo assoluto. In una seduta di Consiglio Comunale ci accusarono di avere manipolato video e foto, inventandoci di sana pianta l’allagamento di viale dei Fiori. La storia è nota a tutti. L’assunzione di responsabilità non rientra nella prassi dei nostri politici. Tanto meno chiedere scusa. Non a noi, che non ce ne facciamo nulla. Ma ai biancavillesi.

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