Cronaca
Furto di vini pregiati a Taormina, condannato 49enne biancavillese

Fu arrestato, assieme ad altri due (uno di Adrano e l’altro di Biancavilla), dai carabinieri di Taormina per il furto di vini pregiato ai danni del locale “Tiramisù” della città turistica. Adesso, per il 49enne Alfio Petralia di Biancavilla, è arrivata la condanna definitiva: dovrà scontare 3 anni e 8 mesi di reclusione per furto aggravato. I carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva ai domiciliari, emesso dal Tribunale di Catania.
L’operazione in cui è stato coinvolto nasce nel maggio 2016, quando ignoti, col viso coperto da passamontagna, danneggiato il lucchetto di ingresso e il sistema di videosorveglianza, presero d’assalto nella notte il noto ristorante “Tiramisù” di Taormina, rubando circa 200 bottiglie di vini pregiati per un valore di 40mila euro.
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►Furto al “Tiramisù”, arresti a Biancavilla e Adrano
Le modalità usate per commettere il reato erano estremamente violente: la vetrina che proteggeva i vini, mandata completamente in frantumi, il sistema d’allarme sradicato dal muro e lanciato, per essere annullato, all’interno di un bidone contenente dell’acqua, il lucchetto e la porta laterale sinistra distrutti. Il locale era stato completamente messo a soqquadro e quasi distrutto.
In seguito alla denuncia sporta dal proprietario, i militari iniziavano un’intensa indagine che portava presto all’individuazione dei tre soggetti arrestati. Tra questi Petralia, che aveva partecipato come palo e autista dell’autovettura utilizzata per caricare e trasportare la refurtiva.
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Cronaca
Marito violento in manette, carabinieri di Biancavilla in azione fuori comune
Intervento dei militari a Motta Sant’Anastasia: una donna salvata dai maltrattamenti in famiglia

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato un 44enne di Motta Sant’Anastasia, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della moglie di 41 anni. L’intervento è scattato intorno all’una di notte, quando la figlia 16enne della coppia ha chiamato, in preda alla disperazione, il 112 per chiedere aiuto. Il padre stava picchiando violentemente la madre sotto i suoi occhi. La Centrale Operativa della Compagnia carabinieri di Paternò ha allertato la pattuglia più vicina, consentendo ai militari della Stazione di Biancavilla di raggiungere rapidamente l’abitazione a Motta Sant’Anastasia.
I carabinieri hanno trovato molti mobili e oggetti rotti mentre l’uomo, in evidente stato di agitazione, tentava di giustificare il proprio comportamento adducendo problemi familiari e difficoltà personali legate a pregresse denunce per maltrattamenti già sporte dalla moglie, da cui erano scaturiti provvedimenti giudiziari nei suoi riguardi.
Ai militari, però, non è passato inosservato l’atteggiamento della donna che, inizialmente silenziosa, presentava evidenti rossori al volto e una ferita sanguinante al braccio sinistro. Uno dei militari, perciò, ha preferito allontanarla dal marito per consentirle di raccontare l’accaduto.
Botte anche di fronte ai figli
La signora è riuscita infatti a riferire quanto era accaduto. Il marito, rientrato a casa nel pomeriggio dopo aver bevuto, come ormai succedeva spesso, avrebbe senza alcun motivo cominciato a distruggere i mobili della casa per poi colpire lei ripetutamente con schiaffi e pugni, rompendole anche il cellulare. La donna ha chiesto aiuto alla suocera, la quale effettivamente ha raggiunto l’abitazione dei coniugi ma, dopo una temporanea calma, intorno alle 22.00, il 44enne avrebbe ripreso a picchiare la moglie alla presenza dei loro quattro figli minorenni e anche di sua madre. Quest’ultima sarebbe stata a sua volta minacciata di morte dal figlio per aver tentato di difendere la nuora.
Raccolte, dunque, le dichiarazioni della vittima e della testimone, accertato lo stato dell’appartamento, che era semi distrutto, i Carabinieri hanno arrestato il marito violento. Arresto poi convalidato. L’uomo è stato portato nel carcere catanese di piazza Lanza.
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Cronaca
Incendio da paura a Biancavilla: capannone in fiamme, alta colonna di fumo
Intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco e del personale della Forestale in via del Seminatore

Grosso incendio in un capannone di una traversa di via del Seminatore. Una colonna di fumo nero è visibile a grande distanza. Aria irrespirabile. All’interno della struttura erano presenti diversi mezzi, tra cui furgoni, un trattore, contenitori con carburante ad uso agricolo e vari macchinari.
Le fiamme si sono propagate rapidamente, rendendo necessario l’intervento di più squadre dei vigili del fuoco che hanno evitato che si propagasse alle abitazioni vicine. Case che per precauzione sono state comunque fatte evacuare.
Presenti anche personale del Corpo Forestale regionale e personale del Comune di Biancavilla con le rispettive autobotti.
Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso e le cause dell’incendio saranno oggetto di successivi accertamenti. Quel che resta sono cenere e lamiere accartociate dalla violenza del fuoco.
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