News
«Mezzi in cattivo stato igienico», netturbini Cgil e Usb in agitazione
Mezzi non idonei, cattive condizioni igieniche, modalità di lavoro senza garanzie per i lavoratori. Gli operatori, qualche volta, per esempio, porterebbero in cabina persino i sacchetti con i pannolini. Alcune immagini vengono qui pubblicate da Biancavilla Oggi.
Cgil e Usb hanno proclamato così lo stato di agitazione contro l’azienda di raccolta dei rifiuti a Biancavilla, a tutela degli operatori ecologici. Le due sigle sindacali lo hanno comunicato all’impresa, al sindaco, all’Ispettorato del Lavoro e, per conoscenza, alla prefettura di Catania.
Alfio Leonardi, responsabile del Dipartimento Igiene ambientale della Cgil-Funzione pubblica parla apertamente di «gravissime carenze igienico-sanitarie, della vetustà dei mezzi che pregiudicano la sicurezza dei lavoratori». Per questo «i lavoratori si asterranno dal fare straordinario e festività».
Un atto di protesta rivolto all’azienda che «si è reso necessario –specifica Corrado Tabbita Siena della segretaria territoriale Usb– a causa delle precarie condizioni degli automezzi e delle negative condizioni igienico-sanitarie, che di fatto espongono i lavoratori dal punto di vista della sicurezza sul posto di lavoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
News
Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 mesi ago
Blitz “Ultimo atto”, la Procura chiede 125 anni di carcere per 13 imputati
-
Politica3 mesi ago
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
-
Cronaca2 mesi ago
Operazione “Ultimo atto”, avviato il processo anche per altri sei imputati
-
Cronaca2 mesi ago
Le violenze alla fiera del bestiame, la Procura chiede 31 anni di carcere