Politica
Il sindaco Bonanno alla Regione, faccia a faccia con la “Ch4 Energy”

di Vittorio Fiorenza
Una riunione interlocutoria, ma per la prima volta il Comune di Biancavilla nei palazzi regionali ha manifestato la propria posizione contraria alla realizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti nella zona di Rinazze, a pochi chilometri a sud del paese. Il sindaco Antonio Bonanno è intervenuto all’assessorato all’Energia, alla presenza dei rappresentanti della società Ch4 Energy, promotrice di un impianto che dai rifiuti dovrebbe produrre biometano e compost. Congelata, per il momento, qualsiasi decisione. I dirigenti regionali hanno preso tempo, in attesa dello studio del ricorso al Tar presentato dal Comune contro il via libera al decreto di compatibilità ambientale.
«Rimaniamo, ovviamente, nella nostra posizione – spiega Bonanno – ho fornito una panoramica completa della vicenda dalla quale si evince l’incongruenza tra la previsione di quelle installazioni e la vocazione agricola del nostro territorio. Mi appello al buon senso: quello che dovrebbe far comprendere l’importanza di un sito come Piano Rinazze per lo sviluppo di numerose comunità limitrofe, non solo, dunque, di Biancavilla» per ribadire il “no” agli impianti.
Sulla questione, il primo cittadino, come da sua richiesta, sarà ascoltato domani dalla Commissione Territorio e ambiente” dell’Ars.
Movimenti istituzionali in tal senso ci sono anche in ambito locale. Il presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, convocherà presto una seduta aperta, probabilmente in zona Rinazze.
«Ci troviamo di fronte ad una circostanza chiarissima. Da un lato –dice Cantarella– un interesse privato che non ha alcuna attenzione sociale per il nostro comprensorio, che spinge unicamente affinché i propri investimenti portino ad un profitto, non importa a discapito di chi o di cosa; dall’altra parte ci sono le nostre radici, le nostre maestranze, la nostra terra e i frutti che essa genera. La Politica –sottolinea ancora Cantarella– deve fare una scelta: stare accanto a chi vuole attentare a ciò che è stato costruito fino ad oggi a Rinazze o scegliere di salvaguardare le realtà imprenditoriali presenti, che hanno sempre creduto nelle potenzialità della nostra terra, anche quando tutto andava a rotoli». Il presidente Cantarella fa appello ai biancavillesi: «Nulla sarà lasciato di intentato, il Consiglio Comunale farà sentire il proprio peso politico e la propria autorevolezza, ma i cittadini devono fiancheggiarci, poiché noto poca attenzione verso un tema che potrà cambiare radicalmente le nostre vite, a partire dall’aria irrespirabile che giungerà fino al centro abitato».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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Biancavilla Oggi
20 Settembre 2018 at 13:43
Noi, ne avevamo parlato già qualche mese fa in questo articolo…
http://www.biancavillaoggi.it/2018/08/15/amianto-settore-edile-in-allarme-urgente-una-discarica-per-inerti/
alfio
20 Settembre 2018 at 8:04
come mai non si parla della discarica di amianto di contrada Erbe Bianche, a ridosso del centro abitato e nello stesso territorio dove insistono colture dop e igp, a poca distanza di piano Rinazze