Connettiti con

News

Sos da Viale dei Fiori allagato: «Siamo alle solite, si intervenga»

Pubblicato

il

«Si intervenga perché così non è una situazione normale». A scrivere a Biancavilla Oggi è un biancavillese che è residente in una traversa di viale dei Fiori e lo fa per porre all’attenzione, per l’ennesima volta, il problema dell’allagamento del tratto di strada. Un’arteria progettata e sistemata come via di fuga in caso di emergenza e che invece diventa una trappola per gli automobilisti in caso di pioggia.

«Dalla precedente amministrazione –aggiunge il nostro lettore– non abbiamo avuto alcuna spiegazione né comunicazione. Nulla di nulla. Chiediamo a quella nuova di farsi carico di interventi risolutivi».

Biancavilla Oggi è stata la prima testata a fare emergere le anomalie dei lavori eseguiti ed ha denunciato fin da subito questa assurda situazione. Basta leggere le “puntate precedenti” presenti nel nostro archivio. Qui sopra uno dei tanti video che abbiamo pubblicato.

Ha ragione il nostro lettore: la precedente amministrazione non ha dato risposte e si è trincerata dietro i “no comment”, nonostante in un primo momento avesse negato l’evidenza. All’attuale amministrazione, l’onere di provvedere alla soluzione del problema.

Da parte sua, il sindaco Antonio Bonanno ha rilasciato una dichiarazione al riguardo: «Su Viale dei Fiori, dopo questo ennesimo allagamento dovuto alla bomba d’acqua abbattutasi nel pomeriggio, la situazione resta davvero inaccettabile. Mi sono recato personalmente sul posto, assieme al vice-sindaco Mario Amato, ed ho verificato come quella zona diventi una enorme piscina nella quale automobilisti e residenti finiscono inevitabilmente in trappola. Con tutti i rischi che ne conseguono. Dal nostro canto, abbiamo già attivato le procedure per programmare tutta una serie di interventi che ci porti a trovare una soluzione che possa essere finalmente quella definitiva. Non è purtroppo semplice farlo in tempi brevi. Ma i biancavillesi sappiano che ci siamo messi al lavoro in tal senso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

News

Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»

Il saluto del comandante dei carabinieri, trasferito a Brescia: lascia in eredità il blitz “Ultimo atto”

Pubblicato

il

© Foto Biancavilla Oggi

«Biancavilla rappresenta un territorio che soffre di alcune problematiche, legate al fenomeno mafioso. Un fenomeno che attecchisce laddove purtroppo c’è ancora diffidenza nei confronti delle istituzioni e del lavoro degli investigatori. Ma tutto questo passerà perché c’è voglia di cambiamento. C’è un rinnovato interesse per la cosa comune».

Il comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Gianmauro Cipolletta, parlando nell’aula consiliare di Biancavilla, non nasconde la cruda analisi di un territorio a vivacità mafiosa, ma lo fa, salutando la città con un accorato ottimismo.

A chiamarlo al palazzo comunale è stato il sindaco Antonio Bonanno per rendere omaggio ad un uomo dell’Arma che ha conseguito brillanti risultati nel nostro territorio e che ora, dopo quattro anni dal suo insediamento, è destinato al trasferimento a Brescia.

«È inutile negarlo – ha detto il capitano nel suo intervento, affiancato dal mar. Francesco De Giovanni, comandante della stazione di Biancavilla – questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni».

Ma la risposta dello Stato non è mancata. Il cap. Cipolletta ricorda il blitz “Ultimo atto”, che nel settembre 2023, ha falciato il riorganizzato clan di Biancavilla con a capo Pippo Mancari u pipi, figura che evoca antichi fasti criminali degli anni ’80. «Un’operazione importantissima, dal punto di vista prettamente tecnico-investigativo, che è servita a disarticolare il clan esistente», ha sottolineato il comandante.

La notte dell’«Ultimo atto»

Un centinaio di carabinieri – quella notte del 13 settembre 2023 – hanno bussato alla porta di casa di presunti mafiosi, trafficanti di droga ed estortori, mentre sui cieli di Biancavilla sorvolava un elicottero per monitorare le attività. A mettere le manette ai polsi al boss, nella sua abitazione di Spartiviale, ci ha pensato proprio il cap. Cipolletta.

La gestione monopolistica del trasporto merci su strada, il traffico di droga, l’imposizione del pizzo ad attività commerciali e imprenditoriali: sono i filoni dell’inchiesta che ha portato 19 persone sul banco degli imputati. In 13 hanno scelto il rito abbreviato (con udienza fissata il 24 settembre), altri sei seguiranno il rito ordinario con prima udienza dibattimentale l’1 ottobre.

«Sono convinto – ha ribadito il capitano – che le cose cambieranno. Stiamo lavorando bene, tutte le istituzioni stanno lavorando bene. Ognuno deve fare la propria parte, dall’operaio al professionista a chi ha incarichi pubblici. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno».

Cipolletta lascia una Compagnia che ha eseguito indagini su ogni fronte e una stazione di Biancavilla che dimostra un rilevante impegno quotidiano, sotto la guida del maresciallo Francesco De Giovanni. Parole di gratitudine sono state espresse dal sindaco Antonio Bonanno: «Un saluto a un professionista di rara qualità e un ringraziamento per i 4 anni di intenso lavoro nel nostro territorio». Ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Presenti anche rappresentati dell’associazione antiracket “Libera Impresa”, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di alcune organizzazioni di volontariato di Biancavilla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti