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Piove e viale dei Fiori si allaga, promemoria per il nuovo sindaco
Una pioggia battente, alla “vigilia” dell’estate, e viale dei Fiori si allaga. Come ad ogni acquazzone. L’immagine della strada con un accumulo d’acqua sulla carreggiata va preso dall’amministrazione prossima alla formazione come un promemoria. Utile magari per interventi preventivi, in vista dell’autunno e dell’inverno.
L’epoca dell’amministrazione che, interrogata in Consiglio Comunale, non riconosceva il problema e liquidava video e foto pubblicati dai giornali online come falsi (chi se lo scorda Giuseppe Sapienza in versione “negazionista”?) o addirittura come esagerate strumentalizzazioni, andrebbe dichiarata chiusa.
Ecco perché siamo qui a ricordare, per l’ennesima volta, l’urgenza di intervenire su viale dei Fiori, indicata “via di fuga” in casi di emergenza e calamità naturali.
I lavori di sistemazione, costati un milione e mezzo di euro, inaugurati con tanto di cerimonia e taglio del nastro, in realtà non sono ancora finiti. Il sistema di assorbimento e scorrimento delle acque piovane è tutto da rivedere e ripensare.
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►Inaugurato come “via di fuga”, viale dei Fiori di nuovo… allagato
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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