Associazionismo
“Save the garden”, verde più curato grazie a quei giovani con la ramazza


Terza edizione, allo “Stadio dell’Etna” di Adrano, di “Save the Garden”, organizzata dall’associazione “Sinergie” con l’intento di sensibilizzare la comunità al rispetto dell’ambiente e del verde pubblico.
Questa volta i soci e le socie, armati di ramazze e di buona volontà, si sono occupati della pulitura dell’area circostante lo stadio di Adrano, luogo frequentato da numerosi sportivi del comprensorio.
L’iniziativa ha visto la collaborazione dell’Avis di Biancavilla e di molti giovani adraniti e biancavillesi che hanno voluto sposare la causa.
«Agire per migliorare il nostro territorio è l’obiettivo – spiega Antonino Greco, coordinatore di Sinergie, sezione Biancavilla – ed è solo collaborando che ciò può essere reso possibile. La numerosa presenza di oggi è stata certezza di cambiamento. Noi ci siamo e non molliamo! Amiamo la nostra terra dunque vogliamo tutelarla e rispettarla, sperando in un futuro in cui non ci sia più bisogno di questo tipo di iniziative».
«Ciò che ci ha spinto ad intraprendere questa iniziativa – aggiunge Agnese Di Stefano, studentessa di Economia – è stata la voglia di sensibilizzare i nostri concittadini, di tutte le età, non solo alla pulizia ma anche al rispetto degli spazi pubblici. Ognuno di noi dovrebbe cercare di abbandonare la sindrome dello spettatore e diventare attore protagonista; per fare ciò non è necessario porsi degli obbiettivi estremamente grandi ma partire dalle piccole cose».
«Grande soddisfazione per l’iniziativa di oggi – conclude Ettore Romano, coordinatore di Sinergie sez. Adrano- il successo del nostro progetto dimostra che volte basta semplice spirito di iniziativa e buona volontà per prendersi cura del nostro territorio. Auspichiamo inoltre che questo senso di responsabilità diventi contagioso, in maniera da poter coinvolgere quante più persone possibile nei prossimi appuntamenti».
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Associazionismo
Croce Rossa, tempo di bilanci: “angeli custodi” al servizio del nostro territorio
Salvo Pulvirenti, delegato di Biancavilla: «Per il Covid avvertito particolarmente il valore dei volontari»


«Angeli custodi. Non so se posso definire in modo diverso le volontarie e i volontari della Croce Rossa Italiana, che giornalmente operano a fianco della cittadinanza. E la loro presenza è stata particolarmente avvertita durante la pandemia perché riuscivano ad arrivare dove tutto il resto della popolazione non poteva».
Per Salvo Pulvirenti, delegato dell’Unità territoriale della Croce Rossa di Biancavilla, è tempo di bilanci. E lo sguardo va all’indietro. In particolare al periodo della pandemia e ad un impegno inedito per tipologia di attività e incerto per i rischi affrontati.
Basta citare alcuni numeri che hanno riguardato l’associazione biancavillese – da sempre radicata nel territorio e in prima linea – per capire il prezioso supporto che hanno fornito.
«Da marzo 2020 ad aprile 2022 – ricorda Salvo Pulvirenti – abbiamo aiutato la popolazione di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Paternò e Adrano, recapitando 22154 buoni spesa e 8187 pacchi alimentari, oltre a 4122 consegne di spesa a domicilio, 78 farmaci a domicilio, 1 farmaco salvavita su attivazione della sala operativa nazionale, 48151 dispositivi di protezione individuali, 16 interventi per materiale didattico, 208 trasporti sanitari, 418 trasporti in auto. E poi ancora assistenza per screening, assistenza per le vaccinazioni, vaccini a domicilio e trasporti anticorpi monoclonali».
L’anziana donna salvata in extremis
Tante anche le storie belle che hanno caratterizzato questo periodo. In particolar modo, Salvo Pulvirenti ricorda un caso per cui è stato riconosciuto anche un premio dall’amministrazione perché chiamati dall’ufficio covid del Comune di Biancavilla per un signora sola in casa, affetta da Covid, che non riusciva a caricare il cellulare.
«I volontari – che in quel momento si occupavano del trasporto in biocontenimento – si sono recati a casa della signora e – racconta Pulvirenti – hanno constatato che la donna aveva la saturazione a 63: è stata portata subito al Pronto Soccorso, dove ci è stato detto che se fosse passata anche un’altra ora la signora sarebbe morta». Angeli custodi. Ancora una volta.
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