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Adesso la politica è in ebollizione: Mignemi abbandona Glorioso

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A due mesi dalle elezioni amministrative, con una lettera Mignemi ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore, sancendo di fatto la rottura con Glorioso. Manovre in corso per le candidature a sindaco.

 

di Vittorio Fiorenza

Vincenzo Mignemi ha rassegnato le dimissioni da assessore della Giunta di Biancavilla. Resta in carica come consigliere comunale. Nelle elezioni amministrative di cinque anni fa aveva partecipato con la lista “Civica della libertà” alla campagna elettorale a sostegno dell’allora candidato sindaco Antonio Bonanno. Poi, una volta entrato in Consiglio Comunale (il componente dell’assemblea più votato con 653 voti), il graduale avvicinamento alla coalizione di Glorioso attraverso “Articolo 4” di Lino Leanza, poi l’adesione al gruppo misto “CittAttiva”, quindi la costituzione del gruppo “Democratici per Biancavilla”.

«Non ho poltrone da dare a persone che in campagna elettorale non hanno sostenuto il mio schieramento», aveva detto Glorioso. Invece, la nomina ad assessore è arrivata nel marzo 2016.

Riferimento biancavillese di Luca Sammartino, che alle ultime Regionali ha racimolato qui una valanga di consensi, Mignemi in questi ultimi mesi è stato dato come perno del progetto politico che vede il fratello Carmelo un possibile candidato a sindaco. Progetto che, alla luce di ultimissime riunioni, di cui le dimissioni dell’assessore sarebbero l’effetto, potrebbe essere riveduto.

Nella sua lettera di dimissioni, Mignemi fa riferimento a “motivazioni personali”. Un copione fin troppo abusato. La realtà è che le ragioni sono “politicissime”. In fondo, tra due mesi si vota.

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Politica

Bonifica, forse è la volta buona: operai e mezzi in azione a monte Calvario

Lavori al via dopo gli intoppi post-appalto (ritocco dei costi dei materiali e interdittiva antimafia ad un’impresa)

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Operai e mezzi, da qualche settimana, si muovono all’interno dell’area di monte Calvario. Forse è la volta buona perché le opere di bonifica possano entrare nel vivo. «In questo momento i lavori sono in corso, si sta predisponendo la cantierizzazione dell’intervento, a seguito dell’approvazione del piano di lavoro da parte di Spresal», conferma il sindaco Antonio Bonanno a Biancavilla Oggi.

Nonostante la consegna dei lavori, con tanto di nastro inaugurale, alla presenza del ministro Nello Musumeci, sia avvenuta nel febbraio 2023, una serie di inghippi hanno bloccato gli operai. Dopo l’assegnazione dell’appalto, l’impresa Rem aveva sollecitato l’aggiornamento dei costi dei materiali che nel frattempo erano aumentati. Impresa e Comune si erano ritrovati davanti al Collegio Consultivo Tecnico, esprimendosi poi a favore dell’ente pubblico e sollecitando l’avvio dei lavori. Ma lo scorso aprile, come svelato da Biancavilla Oggi, la “Gentile Ambiente” con sede a Casoria (l’altra impresa che con la Rem si era aggiudicata l’appalto) era stata raggiunta da informativa antimafia ostativa da parte della Prefettura di Napoli. «L’amministrazione – specifica Bonanno – ha proceduto alla sua esclusione dall’Associazione Temporanea d’Impresa a seguito della comunicazione di interdittiva. Il provvedimento è diventato definitivo senza che sia stato impugnato».

Opere di bonifica con l’impresa Rem

A portare avanti i lavori, dunque, sarà soltanto la Rem. «La ditta – dice il primo cittadino – che si è aggiudicata l’appalto ha previsto circa 2 anni. La speranza è che non ci siano altri incidenti di percorso per finire i lavori di bonifica nel 2026». Ma Bonanno preferisce stare con i piedi piantati a terra: «Bisogna essere fiduciosi, ma anche realistici. Il sistema degli appalti e il codice degli stessi merita una revisione. L’intoppo è sempre dietro l’angolo».

Certo è, come dimostrano le immagini che abbiamo pubblicato sopra, in questi giorni nell’area di monte Calvario si sono visti operai e mezzi in azione. L’obiettivo finale, come è noto, è trasformare la zona in un parco verde, mettendo in sicurezza le rocce e le aree delle ex cave, da cui si sono diffuse nel corso dei decenni le fibre minerali di fluoroedenite. La micidiale fibra-killer, simile all’amianto, responsabile di oltre 70 decessi accertati per mesotelioma pleurico.

Monte Calvario e poi?

La bonifica di monte Calvario non è l’ultimo capitolo di quelle prescrizioni fornite già a fine degli anni ’90 dagli esperti che si sono occupati del caso Biancavilla. La bonifica degli immobili privati e la realizzazione di un sito di stoccaggio di materiali edili (potenzialmente inquinati) sono due filoni da non dimenticare.

«Abbiamo approvato quest’anno – fa presente Bonanno – il progetto di fattibilità tecnico economica sulla bonifica dell’edilizia privata, con priorità degli interventi sulle abitazioni più vecchie. L’iter del progetto esecutivo sulla discarica va anche avanti. Nonostante gli uffici siano al lavoro sulle opere del PNRR e della bonifica del monte calvario in fase di attuazione, si prosegue con attenzione anche su questi fronti».

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