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Alfredo Leanza, morto a 22 anni Biancavilla sconvolta e incredula

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di Vittorio Fiorenza

Morire all’età di 22 anni per un improvviso malore. Un infarto o forse un aneurisma: dettaglio che ormai conta poco. Alfredo Leanza, giovane biancavillese, se ne è andato così. Si è sentito male nel corso della notte, i primi tentativi di aiuto da parte dei genitori e del fratello minore, poi il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Ma non c’è stato nulla che abbiano potuto fare i medici per salvarlo.

Una morte improvvisa e prematura che ha sconvolto l’intera comunità di Biancavilla. Scene di disperazione tra i familiari, i parenti, i vicini di casa e gli amici del 22enne.

Alfredo lavorava presso il call center di Biancavilla, era fidanzato, progettava di sposarsi e farsi una famiglia. Un destino assurdo e beffardo glielo ha impedito. Descritto da tutti come un ragazzo dall’animo solare ed altruista, sempre sorridente e dal cuore grande.

Il corteo funebre muoverà dalla sua abitazione di via dei Mandorli (vicino la sede del Secondo circolo didattico), giovedì 26 ottobre, fino alla basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”, dove sarà dato l’ultimo saluto ad un giovane ben voluto da quanti lo hanno conosciuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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