Storie
La “Honourable Artillery Company” accolta da un biancavillese a Sferro

di VITTORIO FIORENZA
Sulle orme dei liberatori dal nazifascismo, lungo i sentieri calcati dalle truppe angloamericane e negli stessi luoghi in cui si sono combattute cruente battaglie. Come a Sferro, in territorio di Paternò, e nelle vicinanze del monte Turcisi, dentro i confini di Ramacca.
Una delegazione britannica della “Honourable Artillery Company” (una delle organizzazioni militari più antiche al mondo, fondata da Enrico VIII nel 1537) è stata in visita in una delle colline di questa porzione di territorio argilloso.
Dove adesso si trovano ettari di agrumeti, nell’estate del 1943, appena dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia, si fronteggiarono gli scozzesi della 51esima divisione Highlander e i tedeschi della divisione Hermann Goring. Una battaglia che fece 300 morti: la cosiddetta battaglia di Sferro.
Nel punto più alto, “monte Polmone”, da cui si scorge la Valle del Simeto con lo sfondo la maestosità dell’Etna, si trova il monumento commemorativo dei caduti della British Army, costruito nell’immediato dopoguerra.
Il grande ceppo di pietra ricade nella proprietà dell’azienda agricola di Alessandro Rapisarda, giovane imprenditore agricolo di Biancavilla, che più volte all’anno accoglie delegazioni di visitatori inglesi e americani, tra studiosi, esperti di strategie militari, rappresentanti della Nato o semplici appassionati di battaglie storiche.
L’ultima visita è stata in questi giorni: una trentina di membri dell’organizzazione che ha sede a Londra. «Siamo venuti in Sicilia per un giro nei luoghi toccati dai nostri connazionali (in particolare dal reggimento Hac) dopo lo sbarco del 1943 –spiega a Biancavilla Oggi, Anne Marie Craven, una portavoce del gruppo– siamo stati già a Catania e Siracusa e andremo a Messina. Per noi è importante ripercorrere le stesse tappe dei nostri militari di oltre settant’anni fa. Ma abbiamo avuto pure il piacere di visitare altri luoghi, da Ortigia a Taormina».
Non è una novità la presenza di visitatori stranieri al monumento vicino Sferro, sconosciuto invece dai siciliani.
«Anche mio nonno, lo ricordo da piccolo, era solito aprire le porte della nostra proprietà –spiega Alessandro Rapisarda– per consentire l’accesso alla salita che porta fino al monumento dei caduti scozzesi nella feroce battaglia tra il 20 e il 21 luglio del ’43. Un compito che adesso continuo io tutte le volte che mi viene chiesta una collaborazione da gruppi militari, esperti o studiosi».
Nel maggio del 2014, per esempio, i luoghi sono stati visitati da quaranta analisti di strategie militari del Defence Science and Technology Laboratory di Salisbury. Pressoché nulla, invece, l’attenzione italiana.
«Eppure –suggerisce Rapisarda– potrebbe essere un’idea inserire questa tappa in un itinerario culturale, educativo e turistico, dedicato alla memoria storica sulla Seconda guerra mondiale, sullo sbarco degli Alleati, sulle battaglie per la Liberazione e sulla conquista della democrazia».

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Fuori città
Emozioni “Oltre le grate”, il libro di suor Cristiana diventato musical del Cgs Life
Successo per lo spettacolo tratto dall’esperienza epistolare della clarissa di Biancavilla con i detenuti

Il teatro comunale “Nino Martoglio” di Belpasso gremito per la prima del musical “Oltre le grate”, una commedia musicale intensa e coinvolgente firmata da Turi Giordano, Armando Bellocchi e Giuseppina Costa. L’opera prende vita dall’esperienza epistolare di suor Chiara Cristiana Scandura, clarissa del monastero di Biancavilla, e racconta storie di speranza, perdono e rinascita.
Tutto inizia nel 2020, quando suor Chiara Cristiana – monaca di clausura – decide di avviare un’opera di apostolato, scegliendo di rivolgersi ai detenuti delle carceri italiane. Non agli innocenti, ma a coloro che hanno sbagliato, a uomini e donne colpevoli, segnati da errori spesso irreparabili. A loro vuole portare un messaggio di luce, una parola di conforto, la certezza che ogni essere umano, nonostante tutto, conserva dentro di sé una scintilla di bene.
Ma come raggiungere queste persone dal silenzio e dalla clausura del convento? Attraverso le lettere. È così che suor Cristiana inizia a scrivere, con parole semplici e profondamente ispirate al Vangelo, messaggi carichi di amore fraterno, privi di giudizio e pieni di misericordia. Quelle parole – che qualcuno potrebbe definire “solo parole” – riescono però a toccare il cuore di chi le legge. Cominciano ad arrivare risposte, tante. Dalle carceri di tutta Italia. I detenuti scrivono, si confidano, si sentono ascoltati. Si sentono amati, forse per la prima volta.
Nel 2023 questa corrispondenza prende forma nel libro “Un raggio di sole oltre le grate” (Ed. Velar), una raccolta di testimonianze autentiche e toccanti, che oggi diventa anche teatro, musica, versi e movimento. Prendono corpo in una messinscena vibrante, grazie all’impegno del Cgs Life di Biancavilla. Il gruppo artistico è composto da oltre cinquanta tra attori, ballerini, musicisti e tecnici: in gran parte giovani e giovanissimi di Biancavilla, Adrano, Catania e altri paesi limitrofi, diretti da Armando Bellocchi.
Il risultato è uno spettacolo emozionante, che alterna momenti di profonda intensità emotiva a quadri coreografici potenti, dove l’umanità ferita dei personaggi si esprime attraverso la musica e il movimento. In circa due ore, lo spettatore viene condotto in un viaggio dentro e fuori le carceri: da quelle fisiche, reali, a quelle invisibili ma altrettanto oppressive, che ognuno di noi può portare dentro.
Perché ognuno, in fondo, convive con le proprie grate interiori: sensi di colpa, paure, vergogne, ferite mai guarite, giudizi subiti o autoimposti. Sbarre invisibili, ma reali. Liberarsene non è facile, ma possibile. È un cammino. E questo musical lo racconta con delicatezza, potenza e bellezza.
Ma la storia non finisce qui. Suor Cristiana ha un altro sogno: portare lo spettacolo proprio lì, tra quelle mura da cui tutto è partito. Il ricavato del suo libro sarà infatti destinato a finanziare le repliche del musical “Oltre le grate” all’interno delle case circondariali italiane che ne faranno richiesta. Un’idea che genera altra vita. Una scintilla che diventa incendio di bene. Un contagio d’amore che continua a propagarsi, oltre ogni muro, oltre ogni colpa. Oltre le grate.
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Storie
Tommaso, il bambino di Biancavilla che ha commosso gli esperti di Arpa Sicilia
Un disegno su carta riciclata ha emozionato il personale dell’ente regionale presente alla fiera “TravelEtna”

Questa è la Biancavilla che ci piace
Un disegno realizzato dal piccolo Tommaso Francesco Lavenia di Biancavilla e donato agli esperti dell’Arpa Sicilia, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Un bozzetto veloce su carta riciclata. Un semplice gesto che ha emozionato il personale dell’ente, al punto che hanno voluto ringraziare con un post sul proprio profilo istituzionale di Instagram.
L’occasione è stata la prima edizione di “TravelEtna”, fiera del turismo ai piedi dell’Etna, svoltasi a Ragalna. Qui, gli esperti dell’Arpa hanno promosso un’attività informativa sulla biodiversità marina e terrestre, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva grazie ai visori del progetto “Corallo”, esplorando ecosistemi naturali e scoprendo le meraviglie ambientali del territorio in modo innovativo e coinvolgente.
Tra i visitatori, anche Tommaso Francesco, 8 anni, alunno di terza elementare al plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla. La sua spontaneità, la sua capacità di osservare e la sua propensione ad esprimersi con innata creatività non sono passati inosservati.
Così Arpa Sicilia lo ha voluto sottolineare: «Tra i ricordi più emozionanti, vogliamo condividere con orgoglio un gesto che ci ha commossi: Tommaso Francesco, giovane talento che realizza carri di Carnevale insieme al padre, ci ha donato un bellissimo disegno che lo ritrae mentre osserva i fondali attraverso i visori. Un ricordo che custodiremo con grande affetto». Bravo Tommaso, aggiungiamo noi: anche “Questa è la Biancavilla che ci piace”.
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