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Viale dei Fiori di nuovo allagato Macché via di fuga: è una trappola

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di Vittorio Fiorenza

Ci risiamo: un po’ di pioggia e viale dei Fiori si presenta completamente allagato, nel tratto fino alla rotatoria. Un’opera pubblica costata 1,5 milioni di euro che si è rivelata un vero e proprio disastro. Soprattutto se si considera che il finanziamento della protezione civile era mirato non alla semplice sistemazione dell’arteria stradale, ma alla creazione di una via di fuga in caso di emergenza. Ebbene, non soltanto non funziona da via di fuga, ma in caso di emergenze sarebbe una trappola a tutti gli effetti. Un disastro, appunto. Ma chi paga? Chi chiede scusa?

Il caso, sollevato più volte in Consiglio Comunale, ha trovato la totale sordità dell’amministrazione comunale. In prima fila per tagliare il nastro inaugurale e per vantare con parole roboanti la riqualificazione della strada, alle prime criticità, passo indietro e rimpallo delle responsabilità al Dipartimento della protezione civile.

E pensare che quando Biancavilla Oggi ed altre testate hanno mostrato i primi video e le prime foto degli allagamenti appena finiti i lavori, diversi componenti dell’amministrazione Glorioso (tra cui l’allora assessore Giuseppe Sapienza) hanno accusato i giornalisti di falsificare la realtà e pubblicare immagini manipolate. Purtroppo, il senso della vergogna per taluni non si sviluppa, nemmeno in età adulta né in possesso di ruoli istituzionali. Aspettarsi che qualcuno chieda scusa è pura utopia.

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Inaugurato come “via di fuga”, viale dei Fiori di nuovo… allagato

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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