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Viale dei Fiori di nuovo allagato Macché via di fuga: è una trappola

di Vittorio Fiorenza
Ci risiamo: un po’ di pioggia e viale dei Fiori si presenta completamente allagato, nel tratto fino alla rotatoria. Un’opera pubblica costata 1,5 milioni di euro che si è rivelata un vero e proprio disastro. Soprattutto se si considera che il finanziamento della protezione civile era mirato non alla semplice sistemazione dell’arteria stradale, ma alla creazione di una via di fuga in caso di emergenza. Ebbene, non soltanto non funziona da via di fuga, ma in caso di emergenze sarebbe una trappola a tutti gli effetti. Un disastro, appunto. Ma chi paga? Chi chiede scusa?
Il caso, sollevato più volte in Consiglio Comunale, ha trovato la totale sordità dell’amministrazione comunale. In prima fila per tagliare il nastro inaugurale e per vantare con parole roboanti la riqualificazione della strada, alle prime criticità, passo indietro e rimpallo delle responsabilità al Dipartimento della protezione civile.
E pensare che quando Biancavilla Oggi ed altre testate hanno mostrato i primi video e le prime foto degli allagamenti appena finiti i lavori, diversi componenti dell’amministrazione Glorioso (tra cui l’allora assessore Giuseppe Sapienza) hanno accusato i giornalisti di falsificare la realtà e pubblicare immagini manipolate. Purtroppo, il senso della vergogna per taluni non si sviluppa, nemmeno in età adulta né in possesso di ruoli istituzionali. Aspettarsi che qualcuno chieda scusa è pura utopia.
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►La vergogna di viale dei Fiori: a gennaio il Comune non fece nulla
►Inaugurato come “via di fuga”, viale dei Fiori di nuovo… allagato
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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