Cultura
Fondò l’ospedale “M.Ss. Addolorata”, lapide per padre Benedetto Portale

L’Arciconfraternita dei Bianchi rende omaggio, a 150 anni dalla nascita, alla figura del prevosto, a cui si deve il primo nucleo della struttura sanitaria. Oggi serie di iniziative.
di Vittorio Fiorenza
Il suo nome è legato alla fondazione dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Si era in pieno regime fascista, ma la Chiesa locale era impegnata sul fronte dei servizi assistenziali verso i bisognosi e mostrava una vocazione “imprenditrice”, capace di lasciare –sulla scia degli orientamenti del cardinale Giuseppe Francica-Nava– segni nel territorio, visibili ancora oggi.
Padre Benedetto Portale, prevosto di Biancavilla, si fece concedere dal Comune un terreno di quasi 4000 metri quadrati (non a titolo gratuito, ma sborsando di tasca propria 8600 lire). Fu lì che negli anni a seguire fu impiantato il primo nucleo di struttura sanitaria. Struttura intitolata a Maria Santissima Addolorata, di cui il prevosto, per tradizione di famiglia, era devotissimo.
Nel 150esimo anniversario della sua nascita non è un caso, quindi, che sia l’Arciconfraternita dei Bianchi (i cui componenti custodiscono la statua della Vergine nella chiesa del Purgatorio, della quale fu rettore lo stesso Portale) ad avere promosso per la giornata di oggi una serie di iniziative.
Alle 18.30, sulla facciata del palazzo Portale di via Vittorio Emanuele, a pochi passi da piazza Roma, sarà scoperta una targa commemorativa. A seguire, in basilica, dopo la messa, ci sarà un momento rievocativo incentrato sulla missione pastorale e l’azione caritativa del prevosto Portale.
Interverranno il governatore dei Bianchi, Salvuccio Furnari, l’attuale prevosto, padre Pino Salerno, e la giornalista de “La Sicilia”, Pinella Leocata. Seguirà la breve processione dell’Addolorata (la cui festa è fissata oggi nel calendario liturgico) fino alla chiesa del Purgatorio.
«Abbiamo ritenuto nostro dovere –sottolinea il governatore Salvuccio Furnari– ricordare padre Benedetto Portale per essere stato il munifico fondatore dell’ospedale, per quel suo legame con l’Addolorata e per avere svolto anche il ruolo di assistente spirituale della nostra confraternita».

Operai al lavoro per l’apposizione della lapide marmorea in via Vittorio Emanuele
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Cultura
Sangiorgio e i lager, in provincia di Modena la testimonianza del figlio
Incontro a Prignano sulla Secchia sul biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

La figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese cattolico antifascista, sopravvissuto ai lager nazisti, ancora una volta celebrata anche fuori dalla Sicilia. A Sangiorgio dedicato un incontro nella sala conferenze del Comune di Prignano sulla Secchia (in provincia di Modena). La testimonianza su Sangiorgio, internato militare, data dal figlio Placido Antonio, collaboratore di Biancavilla Oggi.
Ad ascoltarlo, una sala gremita da cittadini ed alunni della scuola secondaria di primo grado “F. Berti”, accompagnati dai docenti, dalla dirigente scolastica Pia Criscuolo e dal suo vicario, Giuseppe Ciadamidaro, anche lui biancavillese.
La dirigente si è detta entusiasta di questo evento arricchente non solo per i cittadini, ma anche per gli alunni, auspicando che ogni anno queste iniziative vengano incentivate e divulgate.
Il prof. Sangiorgio ha parlato della Repubblica di Salò (a cui il padre non giurò fedeltà), al trattamento disumano verso i deportati, alla storia personale di suo padre nei campo di concentramento e poi di ritorno a Biancavilla. È seguito un vivace dialogo con gli alunni, che hanno posto domande su vari aspetti.
Presente all’incontro, il sindaco Mauro Fantini e gli assessori organizzatori dell’evento, Chiara Babeli e Cristian Giberti, che hanno prestato la loro voce leggendo le poesie di Gerardo. Il primo cittadino ha ringraziato Sangiorgio per la sua presenza e la bellissima testimonianza su suo padre, estendendo i ringraziamenti anche al nostro sindaco, Antonio Bonanno, per la cortese lettera inviata e letta all’inizio dell’incontro.

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