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Prefettura: «Stop ai prelievi d’acqua» Disagio irriguo per gli agricoltori

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diga-pozzillo

di Alessandro Rapisarda

Il caldo e la siccità mettono a rischio anche la fauna ittica degli invasi. Ecco perché la Prefettura di Catania, in accordo con l’Enel ed il Consorzio di bonifica n. 9, ha messo uno stop ai prelievi di acqua. Interrotte le concessioni di attingimento, anche in territorio di Biancavilla, così come nei paesi che si affacciano sul fiume Simeto. Tutela faunistica a parte, la chiusura dei rubinetti comporta per gli agricoltori che hanno la concessione con Enel l’impossibilità ad irrigare.

Anche se ad inizio stagione l’invaso Pozzillo era quasi al massimo della sua capacità, ovvero 60 milioni di metri cubi d’acqua, la lunga siccità e le alte temperature che ormai da marzo sono una costante, stanno mettendo a serio rischio la salute dei pesci e dei vegetali che vivono nell’invaso e nei corsi d’acqua.

Oltre a Biancavilla, anche i fondi agricoli dei comuni di Adrano e Paternò subiscono la restrizione. «Non piovendo da mesi –sottolineano alcuni agricoltori biancavillesi di contrada Raisa– abbiamo passato l’estate tra grandi sacrifici per cercare di avere una buona produzione, adesso rischiamo di perdere in termini di qualità. La terra, senza acqua, è dura come le pietre e se la pioggia tarda ancora ad arrivare, rischiamo di avere prodotti invendibili. Dopo la chiusura dell’erogazione da parte del Consorzio di bonifica, adesso anche i terreni che si trovano accanto al Simeto cominciano ad avere problemi di siccità».

Centinaia i piccoli proprietari (contando solamente quelli di Biancavilla) che vivono questa problematica. Il paradosso è che anche Enel, non potendo attingere acqua, non può utilizzare alcuni impianti per la produzione di energia idroelettrica.

BIANCAVILLA SIAMO NOI

Consorzio di bonifica: «Pregate o fate danza della pioggia»

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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