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Cronaca

La terra trema pure a Biancavilla Gente in strada in alcuni quartieri

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di Vittorio Fiorenza

Scossa di terremoto avvertita in maniera distinta dalla popolazione anche Biancavilla. Gli strumenti dell’Istituto Nazionale e Vulcanologia hanno registrato la scossa alle 23.57 con magnitudo 3.3 ed epicentro a Santa Maria di Licodia ad una profondità di 6 km.

Altra scossa, di magnitudo 2.3, è stata registrata 11 minuti dopo in località del territorio di Ragalna ad una profondità di 3 km.

Due ulteriori tremori sono stati rilevati dai sismografi alle ore 00.39 e alle 1.31 di intensità 1.5 (a Belpasso) e 1.7 (a Paternò).

Paura tra la popolazione. In alcuni quartieri di Biancavilla –come ci hanno riferito alcuni nostri lettori e come mostra la foto che pubblichiamo sopra– c’è chi è uscito in strada.

Decine le testimonianze lasciate sulla nostra pagina Facebook: «Io mi ero appena appoggiata nel letto, dopo qualche secondo ho sentito il letto che si muoveva abbastanza forte e i muri tremavano. Sensazione brutta. In 25 anni della mia vita mai sentita una cosa del genere».

«Io ero a letto, ho sentito un boato e subito la scossa e una forte vertigine», scrive una lettrice.  «Io al primo piano ho sentito il pavimento tremare, i bambini si sono molto spaventati», scrive in un commento una mamma.

Un altro lettore: «Il letto come spinto da una parte, in un secondo erano tutti fuori. Speriamo bene. Notte in bianco».

Nei minuti successivi il numero di utenti del sito di Biancavilla Oggi è schizzato in alto alla ricerca di immediate notizie. «Sembrava mancare la terra sotto ai piedi».

Quasi una settimana fa, proprio il territorio compreso fra Adrano e Biancavilla era stato colpito da uno sciame sismico. Scosse a ripetizione nell’arco di un paio d’ore, tra le 13.29 e le 15.37, di magnitudo compreso tra 2.0 e 3.1 della scala Richter.

Si possono seguire gli aggiornamenti in diretta, minuto per minuto, attraverso la pagina web dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: CLICCA QUI.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Omicidio Andolfi, a Santangelo concessi i domiciliari dal Tribunale del Riesame

L’indagato esce dal carcere “Pagliarelli” di Palermo e torna nella casa di Biancavilla, in attesa del processo

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Salvatore Santangelo, accusato dell’omicidio di Antonio Andolfi, è uscito dal carcere “Pagliarelli” di Palermo e si trova ai domiciliari, nella sua abitazione di Biancavilla. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Caltanissetta. Aassistito dagli avv. Fabrizio Siracusano e Giuseppe Milazzo, Santangelo torna a casa, quindi, dopo 6 mesi, in attesa del processo che dovrà chiarire i dettagli dell’uccisione del giovane 20enne.

«Una lite tra allevatori per questioni di pascolo», si era detto nell’immediatezza dei fatti, avvenuti nel luglio scorso in territorio di Centuripe. La vittima era stata trasportata con un furgoncino fino all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, dove i medici, però, avevano constatato il decesso a seguito di arma da fuoco. A guidare il mezzo, un suo amico e compagno di lavoro, che aveva messo i carabinieri della compagnia di Paternò e della stazione di Biancavilla sulle tracce di Santangelo. Anche il conducente era stato un bersaglio mancato dei colpi di pistola. Proprio per questo, a Santangelo viene contestato pure il reato di tentato omicidio.

Essendo i fatti avvenuti nelle campagne di Centuripe, titolare dell’inchiesta è la Procura di Enna con i sostituti Stefania Leonte e Massimiliano Muscio. Nel corso di questi ultimi mesi sono stati effettuati degli esami tecnici irripetibili. Il quadro indiziario sembra più chiaro, rispetto alle fasi iniziali delle indagini.

Sarà, comunque, il processo a carico di Santangelo (presso la Corte d’Assise di Caltanissetta in caso di rito ordinario) ad accertare l’esatta dinamica: dal diverbio all’inseguimento in auto. Ma anche i motivi che hanno portato l’uomo ad una scelta così estrema. In questo contesto, bisognerà ricostruire i rapporti e gli espisodi di contrasto, anche nell’arco degli anni, tra i soggetti coinvolti.

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