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Impianti dei rifiuti, iter avanti tutta Ch4 Energy verso lo step finale

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Ecco il progetto dell’impianto di biometano proposto dalla Ch4 Energy

Prosegue la trafila burocratica per i progetti nell’area a sud di Biancavilla. La conferenza dei servizi alla Regione per l’impianto di biometano si attende tra settembre e ottobre. Il “Comitato Rinazze” non abbassa la guardia. 

 

di Vittorio Fiorenza

Gli iter burocratici dei progetti per la realizzazione dei due impianti per il trattamento dei rifiuti nella zona di Piano Rinazze di Biancavilla vanno avanti. Le polemiche e le opposizioni animatesi nelle settimane scorse, per il momento, si sono abbassate. Ma il comitato che raggruppa imprenditori agricoli, commercianti e rappresentanti di associazioni ambientaliste promette di riprendere l’attività di indagine e vigilanza.

Le due società, Ch4 Energy e Greenex, seguono percorsi paralleli. La prima, in particolare, è in attesa della convocazione della conferenza dei servizi alla Regione, finalizzata alla valutazione dell’eventuale autorizzazione. Convocazione che potrebbe essere decisa a settembre o ad ottobre.

«Il nostro progetto –spiega l’ing. Giuseppe Meli della Ch4 Energy a Biancavilla Oggi– lo abbiamo mandato a tutti gli enti coinvolti, che sono una ventina. I vigili del fuoco, per esempio, hanno dato parere positivo. Anche la Sovrintendenza ai Beni culturali ed ambientali si appresta a trattarlo. Abbiamo seguito tutti i passaggi con pubblicazioni in Gazzetta ufficiale ed albi pretori. Attendiamo la conferenza dei servizi».

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I cambi normativi della Legge Madia hanno creato, su questo fronte, un dubbio sul soggetto a cui tocca la convocazione: l’assessorato al Territorio e ambiente o quello all’Energia (a cui spetta, comunque, il decreto di autorizzazione unica)? Interrogativo burocratico che dovrebbe essere chiarito nelle prossime settimane.

I vertici della Ch4 Energy confermano l’intenzione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolgi, a cominciare da imprenditori e ambientalisti. Un incontro in cui –viene spiegato dalla società– ribadire la bontà del progetto, che prospetta un impianto per il trattamento anaerobico della frazione organica e degli scarti di potatura per produrre biometano puro al 97% e compost per l’agricoltura biologica. Un impianto gemello è stato proposto anche a Marsala.

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«Non vogliamo demonizzare la tecnologia, ma la nostra posizione –spiega Piero Ranno, presidente del Comitato “Rinazze” a Biancavilla Oggi– è quella di ritenere quel tipo di insediamento non consono ad un’area a forte vocazione agricola. Gli interessi privati legittimi delle società non possono interferire con gli interessi, altrettanto legittimi, delle imprese che in zona Rinazze hanno trovato la collocazione naturale per un’agricoltura di eccellenza».

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Decisamente più “radicale” è il progetto della Greenex: un sistema a multicombustione per produrre elettricità, oltre al compost. Soluzione ritenuta «complementare e non concorrenziale all’impianto della Ch4 Energy», ma che crea maggiori preoccupazioni, soprattutto per la parte della struttura che prevede «un’azione di incenerimento».

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Parte degli aderenti al Comitato “Rinazze”, contrario agli insediamenti

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Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»

Il saluto del comandante dei carabinieri, trasferito a Brescia: lascia in eredità il blitz “Ultimo atto”

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© Foto Biancavilla Oggi

«Biancavilla rappresenta un territorio che soffre di alcune problematiche, legate al fenomeno mafioso. Un fenomeno che attecchisce laddove purtroppo c’è ancora diffidenza nei confronti delle istituzioni e del lavoro degli investigatori. Ma tutto questo passerà perché c’è voglia di cambiamento. C’è un rinnovato interesse per la cosa comune».

Il comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Gianmauro Cipolletta, parlando nell’aula consiliare di Biancavilla, non nasconde la cruda analisi di un territorio a vivacità mafiosa, ma lo fa, salutando la città con un accorato ottimismo.

A chiamarlo al palazzo comunale è stato il sindaco Antonio Bonanno per rendere omaggio ad un uomo dell’Arma che ha conseguito brillanti risultati nel nostro territorio e che ora, dopo quattro anni dal suo insediamento, è destinato al trasferimento a Brescia.

«È inutile negarlo – ha detto il capitano nel suo intervento, affiancato dal mar. Francesco De Giovanni, comandante della stazione di Biancavilla – questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni».

Ma la risposta dello Stato non è mancata. Il cap. Cipolletta ricorda il blitz “Ultimo atto”, che nel settembre 2023, ha falciato il riorganizzato clan di Biancavilla con a capo Pippo Mancari u pipi, figura che evoca antichi fasti criminali degli anni ’80. «Un’operazione importantissima, dal punto di vista prettamente tecnico-investigativo, che è servita a disarticolare il clan esistente», ha sottolineato il comandante.

La notte dell’«Ultimo atto»

Un centinaio di carabinieri – quella notte del 13 settembre 2023 – hanno bussato alla porta di casa di presunti mafiosi, trafficanti di droga ed estortori, mentre sui cieli di Biancavilla sorvolava un elicottero per monitorare le attività. A mettere le manette ai polsi al boss, nella sua abitazione di Spartiviale, ci ha pensato proprio il cap. Cipolletta.

La gestione monopolistica del trasporto merci su strada, il traffico di droga, l’imposizione del pizzo ad attività commerciali e imprenditoriali: sono i filoni dell’inchiesta che ha portato 19 persone sul banco degli imputati. In 13 hanno scelto il rito abbreviato (con udienza fissata il 24 settembre), altri sei seguiranno il rito ordinario con prima udienza dibattimentale l’1 ottobre.

«Sono convinto – ha ribadito il capitano – che le cose cambieranno. Stiamo lavorando bene, tutte le istituzioni stanno lavorando bene. Ognuno deve fare la propria parte, dall’operaio al professionista a chi ha incarichi pubblici. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno».

Cipolletta lascia una Compagnia che ha eseguito indagini su ogni fronte e una stazione di Biancavilla che dimostra un rilevante impegno quotidiano, sotto la guida del maresciallo Francesco De Giovanni. Parole di gratitudine sono state espresse dal sindaco Antonio Bonanno: «Un saluto a un professionista di rara qualità e un ringraziamento per i 4 anni di intenso lavoro nel nostro territorio». Ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Presenti anche rappresentati dell’associazione antiracket “Libera Impresa”, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di alcune organizzazioni di volontariato di Biancavilla.

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