Cronaca
Raffica di borseggi al mercato: allarme in via Filippo Turati
Al mercato di Biancavilla tornano i borseggiatori. Dopo un periodo di apparente tranquillità, dovuto ad una maggiore presenza delle forze dell’ordine, l’ultima settimana ha registrato un’impennata di vittime per mano di ladri lesti ed abili, tra le bancarelle della zona di via Filippo Turati e dintorni. Almeno in tre, questa mattina, si sono presentati alla stazione dei carabinieri di via Benedetto Croce. Due donne ed un anziano di 88 anni hanno denunciato di essere stati derubati del proprio portafogli. Poco più di 100 euro il bottino complessivo fruttato ai ladri.
Anche lo scorso mercoledì stessi episodi: almeno cinque. Ma non tutti si recano dai militari per denunciare: lo fanno soltanto se subiscono la sottrazione di bancomat e documenti personali. Quelli derubati del solo denaro, preferiscono, spesso, non denunciare.
«Avevo appena scambiato 50 euro –dice a Biancavilla Oggi una delle vittime di stamattina– non mi sono accorta di nulla, ma ho messo le mani dentro la borsa per cercare il portafogli, ho visto che non c’era e ho capito subito di essere stata derubata. Al di là dei soldi, il problema è rifare documenti e bancomat. Mi sono recata al comando dei carabinieri e lì c’erano altre due persone che come me erano state derubate al mercato, a distanza di 15 minuti l’uno dall’altro. Ci è stato detto che i vigili urbani, appena vanno via le bancarelle, certe volte hanno trovato i portafogli con dentro tutti i documenti, seppur senza denaro. Vorrei sperare, almeno, che sia così anche in questo caso».
Non è affatto una novità che al mercato settimanale di Biancavilla si registrino questi episodi. Nell’ultimo periodo, però, la presenza dei carabinieri era stata intensificata e maggiormente visibile, anche grazie a militari a piedi che giravano tra le bancarelle. Le denunce si erano praticamente azzerate. Adesso, però, questi ultimi casi hanno suscitato un nuovo allarme.
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Cronaca
La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri
Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.
In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.
Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.
Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.
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