Biancavilla siamo noi
I genitori della “Sturzo” ci scrivono: «Ringraziamo “Biancavilla Oggi”»


Desideriamo ringraziare la redazione di Biancavilla Oggi per avere dato voce alle nostre legittime preoccupazioni di genitori di alunni della scuola media “Luigi Sturzo” per l’ormai nota vicenda delle polveri che sono apparse in classe.
Dopo la pubblicazione dei vostri articoli, la scuola si è mossa per venirci incontro e di questo dobbiamo dare atto anche al preside Sergio Marra.
Il vostro è un esempio sano di buona informazione che sente e affianca i cittadini.
Ci offende avere saputo che consiglieri e amministrazione comunale abbiano sfacciatamente negato l’esistenza del problema come se i bugiardi fossimo noi. Questa è la dimostrazione che i nostri politici sanno farsi belli in televisione ma poi sono distanti dai problemi reali dei cittadini.
Grazie per quello che avete fatto e per il vostro servizio di informazione puntuale e professionale rivolto ai biancavillesi.
I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA “LUIGI STURZO”
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Saremo sempre dalla parte dei cittadini e mai al servizio della propaganda politica. Questa lettera ci riempie di soddisfazione: sintetizza e dà il senso del nostro lavoro quotidiano nell’interesse della nostra città (Biancavilla Oggi).
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Biancavilla siamo noi
«Vi racconto un atto meschino e di ordinaria inciviltà che mi è capitato»
Un nostro lettore ci segnala un episodio accaduto in piazza Sgriccio, dopo il rientro da Catania


Sono un cittadino qualunque che vuole denunciare un fatto a me accaduto qualche sera fa, si tratta di una cosa da niente, però quello che fa indignare di più è il gesto e la pianificazione che probabilmente c’è alla base.
Mi trovavo a rientrare da Catania dopo aver trascorso una serata con amici e venendo da via della Montagna, mi accingevo a fare rifornimento in Piazza Sgriccio. Come quasi sempre, nei fine settimana davanti al chiosco situato sulla piazza, stazionano dei ragazzi; io mi immetto sulla destra per fare rifornimento e sento una botta nel retro della macchina. Inizialmente non avevo capito bene, infatti per sicurezza non mi sono fermato in quel rifornimento.
Qualche centinaio di metri dopo mi sono fermato per controllare ed ho trovato la sorpresa: mi avevano lanciato un uovo nella zona del serbatoio, rendendo praticamente impossibile aprire lo sportellino. E la cosa che fa indignare ancora di più è che molto probabilmente quel gruppo di ragazzi erano minorenni, perché c’erano diverse microcar parcheggiate.
Quei ragazzi si trovavano per caso ad avere delle uova? Li lanciavano casualmente alle macchine di passaggio? Oppure era una cosa ben pianificata per quelli che facevano rifornimento? Se fosse davvero così non ho parole, oltre al gesto, pianificare una cosa del genere è una cosa a dir poco meschina.
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