Politica
Nuovo assessore entra in Giunta Nominata l’avv. Rosanna Di Paola
di Vittorio Fiorenza
La sua nomina viene attribuita al peso politico del consigliere Giuseppe Salvà e all’ascendente che quest’ultimo esercita sul sindaco Giuseppe Glorioso. L’avv. Rosanna Di Paola è la nuova assessora della giunta comunale di Biancavilla. Una giunta che, di fatto, diventa un monocolore Pd.
A firmare l’incarico è stato il primo cittadino e domani pomeriggio, nell’aula consiliare, è previsto il giuramento, che formalizzerà il riempimento della quarta casella assessoriale. Una casella vuota da quasi un mese, ovvero dalle dimissioni dell’assessore Rosanna Neri della lista autonomista “Volare per Biancavilla”.
La nomina di Di Paola, alla sua prima esperienza politico-istituzionale, non smuove di una virgola l’assetto che l’assemblea cittadina ha assunto da parecchio tempo con l’assenza di una maggioranza e una composizione di schieramenti che ha reso e rende i lavori d’aula pressoché impraticabili. Dieci consiglieri contro dieci. Da una parte quel che resta della coalizione di Glorioso, dall’altra le tre forze del Centrodestra e il gruppo misto con i quattro consiglieri ex sostenitori del sindaco.
Nessun tentativo del sindaco è andato in porto per costituire uno schieramento maggioritario. Le dimissioni della Neri avrebbero dovuto agevolare questo processo. Le indiscrezioni di Palazzo, confermate ai cronisti dal primo cittadino, avevano prefigurato un accordo con il gruppo misto e la nomina ad assessore del consigliere Vincenzo Chisari. Ma poi non se n’è fatto nulla.
Il bilancio sarebbe stato bocciato, stando ai numeri. Soltanto l’assenza di Ada Vasta (esponente del Ncd) per “causa parto” e la seduta convocata appositamente dal presidente Vincenzo Cantarella nei giorni della sua indisponibilità hanno salvato le sorti di Giunta e Consiglio.
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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erica
21 Ottobre 2016 at 15:22
13 assessori sono tanti?chissà quanti ancora ne arriveranno di sto passo, visto che sono state promesse poltrone a chiunque portasse una manciata di voti. In questo caso si vede che il consigliere Giuseppe Salvà, da solo, ha più peso dei “fantastici4” che volevano la giunta tecnica, e invece hanno ottenuto solo pesci in faccia. Buon Lavoro al nuovo assessore