Politica
Pulizia-tampone di piazza Don Bosco ma non basta e Ncd lancia ultimatum
Operatori in azione in piazza Don Bosco, a Biancavilla. Le denunce giornalistiche e le prese di posizione politiche hanno spinto l’amministrazione comunale ad intervenire su un’area diventata terra di nessuno, come molto spesso ha raccontato e documentato Biancavilla Oggi.
Un provvedimento tampone. C’è da scommetterci, purtroppo, che tra qualche settimana tornerà tutto come prima, tra gruppi nomadi che si stanziano in quella piazza, bambini che giocano pericolosamente sui tetti delle “casette” del Gal Etna ed azioni di vandalismo incontrollate ed impunite. Una terra di nessuno, appunto.
La pulizia non basta, evidentemente. Aspetto su cui intervengono con una nota, i consiglieri del gruppo del Nuovo Centrodestra, Ada Vasta e Mario Amato, assieme a Giuseppe Bua.
«Riteniamo che l’ordinario intervento di pulizia non basti a risolvere il problema della sicurezza delle “casette” e del loro utilizzo per il fine per il quale sono state create. Problema sollevato più volte attraverso interrogazioni, mozioni, interviste ed appelli pubblici. Purtroppo non abbiamo avuto, ancora, alcun riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale. Al sindaco, alias presidente del Gal, chiediamo di iniziare le procedure per la risoluzione definitiva del problema, entro 20 giorni. In caso contrario coinvolgeremo gli altri consiglieri di opposizione (Fratelli D’Italia e Forza Italia) che hanno sposato le varie iniziative e ci rivolgeremo alle autorità di vigilanza competenti, anche europee, per accertare le responsabilità. Non possiamo sprecare così i soldi dei cittadini».
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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