Biancavilla siamo noi
Un lettore di “Biancavilla Oggi”: «Siete unici, più piglio polemico»
Sono un assiduo lettore di Biancavilla Oggi, fin dalla sua fondazione. Di questo sito di informazione apprezzo la professionalità e la costanza con cui vengono date le notizia sui fatti di Biancavilla. Ma apprezzo molto di più lo stile che avete, nettamente differente da posizioni appiattite e inginocchiate o spudoratamente e noiosamente filo-istituzionali. Da questo punto di vista, siete unici e non c’è partita che possiate temere.
Proprio perché vi seguo e vi stimo, mi sia consento pure farvi qualche benevola critica. Noto uno squilibrio numerico di notizie di cronaca rispetto a quelle di politica o di vicende legate al palazzo comunale. Le prime sono di gran lunga superiori alle seconde. Secondo me è giusto trattare i temi della cronaca nera e immagino che sono quelli che fanno più “ascolto”. Ma mi piacerebbe altrettanta attenzione su ciò che i nostri “politici” combinano o su ciò che non combinano.
Da chi come Vittorio Fiorenza ha animato le discussioni biancavillesi durante l’amministrazione Cantarella con “Scusate il disturbo” (conservo nella mia libreria il relativo volume), mi aspetterei maggiore incisione e piglio polemico sull’esperienza Glorioso, a causa della quale Biancavilla ha fatto molti passi indietro su ogni fronte e spero venga liberata quanto prima.
CLAUDIO D’ORTO
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Biancavilla siamo noi
Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo
Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»
Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.
Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.
È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.
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