Biancavilla siamo noi
D’accordo che #BiancavillaèBella ma dov’è la cosiddetta società civile?
Egregio Giuseppe Bua, anche se è passato un mese dalla pubblicazione del suo post (Sembra una fogna, qui ci si ammazza e si muore eppure #BiancavillaèBella), voglio accodarmi allo spirito positivo che ha espresso in questa sua “lettera ai concittadini”, alla quale ha dato una connotazione da quasi spot pubblicitario della nostra cittadina e che ho molto apprezzato; serve anche essere positivi.
In merito alla dignità del nostro paese, più che “difenderla” (la difesa si attua quando si è attaccati e non mi sembra questo il caso), secondo me è necessario valorizzarla fortemente attraverso una vera e forte presa di coscienza e indignazione (questa sì!) da parte della maggioranza dei cittadini. Quantomeno sugli aspetti più negativi. Quelli che costringono solo a sognare una città vivibile dignitosamente.
Proprio un anno fa, sempre sui blog di queste pagine di Biancavilla Oggi, Alessandro Scaccianoce sperava di poter sentire dal Tg1 (e far sentire ai suoi colleghi milanesi) che Biancavilla è il più bel posto del mondo.
Alessio Leotta invece chiedeva a Babbo Natale dieci cose per Biancavilla, ma forse Babbo Natale ha fatto un’altra strada.
Io sono uno di coloro che guardano Biancavilla fuori dai confini, anche se la frequento diversi mesi all’anno ed essendoci nato e cresciuto fino ad una certa età, l’ho anche vissuta e conosciuta molto bene. Sono passati 36 anni da quando sono andato via e speravo che ad esempio le due nuove generazioni che mi hanno succeduto avessero uno spirito di cambiamento radicale, magari supportati da quelli della mia generazione che non sono esenti da critiche (me compreso).
Rispetto delle regole, senso civico, educazione nei modi e nelle parole, rispetto della Cosa pubblica, rispetto dell’Ambiente, principi che spesso contestiamo ai governanti ma che di fatto sono sempre responsabilità di ognuno di noi. Se la strada è sporca di rifiuti, se non ci si ferma ai passaggi pedonali, se i vasi con le piante sono pieni di cicche e bottiglie, se si va in moto senza casco, se le gradinate della chiesa sono piene di lattine è colpa dell’Amministrazione Comunale? Se tutti ci facciamo gli affari nostri e ci disinteressiamo o peggio critichiamo senza fornire proposte o soluzioni è colpa degli altri?
Certamente l’Amministrazione Comunale non brilla quanto a comportamenti, esempi visibilità, cambi di poltrone, grida politiche e asservimento di partiti. Tutte cose che non hanno niente a che vedere con un efficace governo e gestione delle risorse comuni al servizio dei cittadini, ma è anche vero che siamo tutti ottimi allenatori di calcio e tutti ottimi politici con la verità in tasca.
Voglio molto bene a Biancavilla ed è proprio per questo che mi arrabbio e mi chiedo dov’è e dove è stata fino adesso la famosa società civile che non si indigna più, che si gira dall’altra parte o è sprofondata nel disinteresse e nell’apatia o peggio ancora, prendendo spunto dal titolo del vostro blog, ha preso… il vizio di stare zitti?
Complimenti alla vostra informazione e continuate così. Io vi seguo con piacere. Un saluto,
GIANFRANCO GALVAGNO
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Biancavilla siamo noi
Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo
Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»
Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.
Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.
È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.
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