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San Salvatore, ok al progetto ma non con quei soldi stanziati dal Comune

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Ho seguito con interesse il dibattito sulla probabile costruzione della nuova chiesa “San Salvatore” e devo riconoscere che i vari lettori e blogger hanno espresso opinioni diverse (per fortuna), alcune colorite da toni un po’ forti, alcune dettate da idealismi religiosi o sociali, ma tutte comunque interessanti e soprattutto rispettabili.

Nuova chiesa con soldi comunali: dibattito di fuoco tra pro e contro

Al di là di essere d’accordo o meno con il progetto, a mio modesto parere, desidero sottolineare che quando si parla di investimenti o spese l’aspetto che viene sottovalutato o ignorato è il poter verificare in modo analitico (da parte di chi ha le competenze e l’obbligo) ogni voce di spesa che compone la somma totale;

oggi parlare di centinaia di migliaia o milioni di euro sembra come parlare di piccole cose: se nell’anno 2000 ci avessero detto che per costruire una chiesa sarebbero stati necessari quasi 3 miliardi di lire, credo che molti si sarebbero posti dei dubbi;

ma quanto costano i materiali e mezzi di costruzione? quanto tempo e ore lavoro servono? quanto costano gli operai? Siamo sicuri che non potrebbero bastare meno di 1.380.000 €? Io sono assolutamente convinto di sì e anzi mi aspetto che con una cifra inferiore si realizzi anche l’oratorio e il campetto annesso.

Quindi, anche se sono d’accordo con il progetto, direi alla Curia di valutare bene le risorse e al Comune che avrebbe dovuto stanziare quei soldi ad altro (di esempi i lettori ne hanno citati tantissimi).

GIANFRANCO GALVAGNO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo

Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»

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© Foto Biancavilla Oggi

Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.

Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.

È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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