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Morte in carcere di Carmelo Castro, la madre attende ancora giustizia

A sei anni dalla morte in una cella del carcere catanese di piazza Lanza, resta il mistero su Carmelo Castro. Il giovane biancavillese erano finito dietro le sbarre per avere fatto da “palo” in una rapina ad una tabaccheria di via Cristoforo Colombo. A distanza di pochi giorni, il “suicidio” (assai presunto) mentre era in una cella di isolamento. Almeno così fu archiviato il caso. In realtà, sono innumerevoli le contraddizioni e le incongruenze. E i dubbi che possa essersi trattato di un altro “Caso Cucchi” sono parecchi. L’inchiesta resta aperta.
Fin dalle fase immediatamente successive al suo arrestato da parte dei carabinieri, peraltro, ci sono molti aspetti da chiarire. Nella foto segnaletica scattata dai militari sono evidenti i segni di violenza al volto del giovane.
In questa intervista rilasciata nel 2010 in esclusiva al tg di Telecolor, la madre lanciava precise accuse. Per la prima volta, si puntava il dito sugli aspetti oscuri di questa triste vicenda e si cominciava a dubitare della versione ufficiale.
Biancavilla Oggi ripropone il servizio di Vittorio Fiorenza per l’emittente televisiva siciliana con l’accorato appello di una madre che chiede giustizia per il figlio morto mentre era nelle mani dello Stato.
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Nevica su Biancavilla: il fascino dei fiocchi sul campanile della Chiesa Madre
Un freddo “San valentino” con temperature che, secondo le previsioni, dovrebbero scendere anche sotto lo zero

Ondata di freddo sulla Sicilia. E a Biancavilla cadono giù i fiocchi di neve. Un freddo “San Valentino” con temperature che, secondo le previsioni, dovrebbero scendere anche sotto lo zero.
La vista verso il centro storico di Biancavilla, nelle immagini girate dal balcone di casa di un nostro lettore, parlano da sé. Lo strato bianco sulle tegole delle case, in primo piano.
Sullo sfondo, i fiocchi che cadono sul campanile della Chiesa Madre. Una cartolina che suscita sempre il suo fascino.
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“Vara” di San Placido in custodia del Comune in attesa della manutenzione

La “vara” di San Placido è in custodia del Comune di Biancavilla, in attesa degli interventi di manutenzione. Caricato su un camion, la monumentale opera lignea ha lasciato così la basilica, per essere trasportata nei locali dell’autoparco comunale, in zona “Martina”.
Di solito, una volta conclusi i festeggiamenti patronali di inizio ottobre, la “vara” veniva custodita nel garage di proprietà della chiesa madre, ad inizio di via Castriota. Ma questa volta ha cambiato direzione.
La “vara”, infatti, ha necessità di essere sottoposta ad interventi di manutenzione e restauro, a cura del Comune, che peraltro è il legale proprietario. Così, in attesa delle processioni del prossimo anno, l’amministrazione comunale ha deciso di prenderla in custodia e preparare le procedure di intervento, resesi urgenti dopo l’incidente verificatosi la sera del 6 ottobre.
Un angelo in legno, posto all’angolo di uno dei lati della “vara”, come si sa, si è staccato, fino a cadere in testa ad uno dei devoti. Per il malcapitato è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla e sottoposto a punti di sutura per medicare la ferita.

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