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Editoriali

Biancavilla Oggi, boom di visite: mancava un’informazione così

Bilancio entusiasmante del primo mese di pubblicazioni: in appena 30 giorni superate le 30mila visite. Grazie a tutti voi. Continueremo su questa strada. Seguiteci.

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di Vittorio Fiorenza

«Hai saputo dei ragazzi che scavalcano il cancello della “Luigi Sturzo” per trovare un posto in cui giocare? Assurdo e triste: ancora oggi sono costretti a fare quello che facevano noi. Che paese perso. L’ho letto su Biancavilla Oggi. Ci sono pure le foto». La conversazione tra due signori che attendono il proprio turno in farmacia vale più di qualsiasi sondaggio o rilevatore di appeal. Di episodi simili ce ne riferiscono diversi, dal bar al ristorante, dall’ufficio postale al mercato, tra le bancarelle.

Biancavilla Oggi, nel suo primo mese di pubblicazioni, lanciato ad agosto, soltanto via Facebook, quando tutti erano ancora distratti dalla spiaggia, ha fatto il botto. Cioè si è fatto sentire, eccome.

Per tanti biancavillesi, è ormai un’abitudine quotidiana collegarsi con il sito ed apprendere notizie o leggere punti di vista, che altrimenti non avrebbero e non apprenderebbero da nessun’altra parte.

I dati, dal 1° al 30 settembre, di Google Analytics, plugin che monitora e certifica la performance del sito, non lasciano spazio ad interpretazioni: 31.021 visite effettuate da 11.553 utenti, che hanno prodotto la visualizzazione di 58.756 pagine.

Un risultato enorme per siti, come questo, che hanno un raggio d’azione su un territorio limitato. Inutile aggiungere che siamo molto soddisfatti. E abbiamo tutti gli elementi per prevedere che il prossimo mese, quei numeri saranno ancora superiori.

È il segno evidente che a Biancavilla mancava un canale di informazione indipendente, slegato da interessi e logiche commerciali. Continueremo su questa strada. Seguiteci anche voi, come avete fatto in queste prime settimane.


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Editoriali

Europee, snobbata piazza Roma: la politica va in sale festa e case private

I biancavillesi chiamati al voto sono 18.865, ignari di una campagna elettorale svolta tra intimi

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Macché politica di piazza. Altro che politica tra la gente. A Biancavilla, la campagna elettorale per le Europee ha snobbato il cuore della città. Ai piedi del campanile di Carlo Sada – da oltre un secolo faro e testimone della partecipazione democratica – nessun comizio e nessun passaggio di candidati.

Eppure, buona parte delle forze politiche si sono mosse, invitando ed accogliendo diversi aspiranti europarlamentari. Lo hanno fatto, però, tra intimi e portatori di voti, riuniti in sale festa, ville, ristoranti e residenze private. Già, persino abitazioni per fare campagna elettorale.

A Biancavilla si sono visti (in ordine casuale): Marco Falcone, Giuseppe Lupo, Ruggero Razza, Giuseppe Antoci, Massimiliano Giammusso, Antonio Nicita…

Cosa hanno detto, fatto, promesso, denunciato? Non è dato saperlo. Nessun invito ai giornalisti, nessun comunicato stampa.

I biancavillesi chiamati alle urne sono 18.865 (cioè 9070 donne e 9795 uomini). Ignari di una campagna elettorale “privata”, rivolta alle truppe dei partiti e delle correnti di partito. Una campagna staccata dai cittadini. In lontananza, l’immancabile e inconfondibile voce di Alfio Petralia, amplificata dal megafono attaccato alla sua Fiat 500, sembra un’eco proveniente da un passato che assume i toni della malinconia.

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