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Cronaca

Strage di cani in zona Badalato: uccisi in sette con polpette al veleno

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È una vera e propria strage di cani: sette bestiole uccise nell’arco di pochi giorni. Tutti episodi avvenuti nella stessa zona: contrada Badalato di Biancavilla. Con ogni probabilità tutti i cani hanno mangiato bocconi avvelenati lasciati da qualcuno deciso a “liberarsi” sbrigativamente della loro presenza. In un primo momento, gli abitanti della zona hanno segnalato quattro cani morti.

A distanza di qualche giorno, però, c’è stata un’ulteriore segnalazione di altri tre animali trovati senza vita. Nessun segno esterno, ma qualcuno presentava sangue dalla bocca, dettaglio tipico di emorragia interna causata da avvelenamento.

Alcuni mesi addietro, altri tre cani, nella stessa zona, erano stati avvelenati. Il tempestivo intervento dei volontari della Lav è riuscito a salvarli. Adesso, questo ulteriore inqualificabile episodio. Personale dell’Asp, agenti della polizia municipale e Lav hanno già effettuato un sopralluogo finalizzato alla rimozione delle carcasse.

«I cani uccisi in questi giorni –dice Angelica Petrina, responsabile provinciale della Lav Catania– erano stati segnalati e destinati al programma di sterilizzazione e “microchippatura”. Anzi, uno di loro era stato già sottoposto ai due interventi: era un cane di quartiere a tutti gli effetti. Chi ha compiuto questo gesto ha compiuto una vera e propria perversione. Spiace molto anche perché il Comune di Biancavilla, attraverso l’ex vicesindaco Luigi D’Asero (oggi consigliere comunale con delega al randagismo, ndr) su questo fronte sta facendo tanto. Per noi D’Asero –specifica Petrina– meriterebbe un monumento per l’impegno mostrato su sterilizzazioni, applicazioni microchip, campagne di adozioni e di sensibilizzazione».

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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