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Cronaca

Ambulanza privata senza nessuna autorizzazione: scattano tre denunce

Mezzo sequestrato dai carabinieri, coinvolto Agatino Scalisi, già imputato nel caso “Ambulanza della morte”

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternòhanno denunciato un 45enne di Biancavilla, e due adraniti di 43 e 28 anni, ritenuti responsabili del divieto di esercizio di servizi di assistenza sanitaria senza speciale autorizzazione e esercizio abusivo di una professione.

I militari di pattuglia, impegnati nel controllo del territorio, stavano transitando dinanzi l’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò, quando hanno notato due persone. Uno di loro, Agatino Scalisi, noto per essere imputato a piede libero nell’ambito del caso “Ambulanza della morte”, stazionava vicino ad un’autoambulanza in attesa che arrivasse un anziano (prelevato dal nosocomio dal terzo soggetto), il quale doveva essere trasportato nella propria abitazione dopo essere stato dimesso.  

I carabinieri, approfondendo i controlli, oltre ad appurare che i tre operatori non erano in possesso di alcuna abilitazione sanitaria, hanno scoperto che il veicolo, un Fiat Ducato di proprietà del 28enne, quest’ultimo risultato poi il titolare di un’agenzia funebre di Adrano, non solo non era autorizzato al trasporto di degenti. Ma pur recando la scritta “servizio ambulanza – unità mobile di soccorso”, era sprovvisto della dotazione tecnico-sanitaria prevista per questo tipo di mezzi speciali. Il veicolo è stato posto sotto sequestro.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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