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A Biancavilla Fabrizio Portale nominato commissario di Forza Italia

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Il consigliere comunale Fabrizio Portale è stato nominato commissario di Forza Italia, a Biancavilla. La nomina è del commissario provinciale Marco Falcone. È stata firmata una settimana fa, ma l’atto è stato reso all’indomani delle Europee.

Consigliere di maggioranza, eletto nella lista “Costruiamo il nostro futuro”, Portale è ora alla guida del partito berlusconiano, da cui –va notato– è fuoriuscito il sindaco Antonio Bonanno ed il suo entourage, in sintonia con la scelta fatta da Salvo Pogliese e Basilio Catanoso.

«Nell’esprimere all’Onorevole Falcone l’apprezzamento e il ringrazianmento per la responsabilità che ha voluto affidarmi, mi adopererò con il massimo impegno politico affinché, insieme a tutti i militanti ed ai simpatizzanti di Forza Italia possiamo lavorare per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio», ha commentato Portale.

Poi l’inevitabile accenno alla consultazione elettorale, che a Biancavilla ha visto Forza Italia attestarsi oltre il 20%, dopo il Movimento 5 Stelle.

«Esprimo a nome di Forza Italia la gratitudine e il ringraziamento a quanti, in occasione delle elezioni Europee –ha sottolineato il nuovo commissario comunale– hanno fatto sì che Forza Italia a Biancavilla risultasse secondo partito della Città, con 1197 voti di preferenza, pari al 20.82% e primo partito de1 centro destra. Tale forte consenso dimostra che ancora una volta a Biancavilla è forte l’adesione dei Cittadini al progetto politico di Forza Italia, per costruire un’Europa che guardi ai reali bisogni dei suoi Cittadini, senza estremismi e senza sovranismi, con il solo desiderio di costruire un futuro credibile insieme a quanti, vogliano un’Europa da rinnovare e non da abbattere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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3 Commenti

3 Commenti

  1. Beppe

    31 Maggio 2019 at 13:35

    Ma perché esiste ancora Forza Italia a Biancavilla?
    Nelle ultime elezioni regionali e comunali non fu usato il simbolo del partito.
    Non contano più niente ormai con poco più del 6%
    Mi stupisce un poco che ancora ci sono elettori di questo partito così lontano dalle esigenze della gente

  2. Alex

    27 Maggio 2019 at 22:35

    Che risate. Come siete caduti in basso

  3. Nino Finocchiaro

    27 Maggio 2019 at 22:28

    Bravo Fabrizio. Complimenti e buon lavoro. Siamo con te.

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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