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Oltre 1 mln per opere nelle scuole Sarà rifatto il tetto della “Bruno”


Una serie di finanziamenti destinati agli edifici scolastici di Biancavilla e alla loro messa in sicurezza. Le risorse più consistenti sono destinate alla copertura del tetto dell’immobile dell’Istituto comprensivo di viale dei Fiori.


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Il tetto dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” sarà sistemato: il Comune di Biancavilla ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 900mila euro proprio per realizzare la nuova copertura dell’immobile. Con interventi a parte, tutti gli edifici scolastici biancavillesi saranno interessati a lavori di messa in sicurezza. In questo caso, i finanziamenti, per oltre 200mila euro, sono effetto della partecipazione all’avviso pubblico relativo alla cosiddetta Azione 10.7.1 PO FESR Sicilia.

In particolare, i finanziamenti riguardano il plesso “Guglielmo Marconi” del Primo circolo didattico (40mila euro), la scuola media “Luigi Sturzo” (40mila euro), con annessa palestra (9200 euro), il plesso “Giovanni Verga” del Secondo circolo didattico (24mila euro), con annessa palestra (3mila euro) e l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” (44mila euro). Più articolati i lavori che riguardano la scuola elementare “San Giovanni Bosco” del Primo circolo didattico: blocco segreteria (8mila euro), Padiglione A (5800 euro) Padiglione B (7mila euro) Padiglione C (7mila euro), Padiglione D (7mila euro), con annessa palestra (15mila euro).

«L’ufficialità di questi finanziamenti è una vittoria di tutti. Ma è mio dovere ringraziare i tecnici che hanno predisposto la documentazione necessaria nella persona dell’architetto Cristina Bisogni – interviene il sindaco Antonio Bonanno -. Sono pienamente soddisfatto del raggiungimento di un risultato che va nella direzione della sicurezza. E la soddisfazione è doppia se pensiamo che si interverrà in modo corposo nelle scuole e, dunque, a vantaggio e protezione dei bambini. Il nostro intendimento è quello di vedere una Biancavilla a misura delle famiglie e dei bimbi: la mia amministrazione non si stancherà un solo istante di ribadire che tutto il lavoro effettuato sarà rivolto esclusivamente a migliorare la qualità di vita dei miei concittadini».

«Si tratta di finanziamenti importanti che serviranno a programmare interventi di miglioramento e ci consentono di garantire la massima sicurezza degli edifici in cui i nostri figli trascorrono gran parte del tempo – spiega l’assessore al ramo, Daniela Russo -. Occorre proseguire per questa strada avendo ben chiaro che la nostra missione dev’essere quella di lavorare per il bene della collettività».

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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