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Cronaca

Ambulanza della morte: arresto «Omicidio volontario su tre malati»


Svolta nelle indagini sulla cosiddetta “ambulanza della morte” a Biancavilla. Caso sollevato dalla trasmissione Mediaset de “Le Iene”, che aveva portato, come anticipato da Biancavilla Oggi, all’apertura di un fascicolo.


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Svolta nelle indagini sulla cosiddetta “ambulanza della morte” a Biancavilla. Caso sollevato dalla trasmissione “Le Iene”, che aveva portato, come anticipato da Biancavilla Oggi, all’apertura di un fascicolo con l’acquisizione di una serie di cartelle cliniche su morti sospette.

I carabinieri di Paternò, all’esito di articolate indagini, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dall’Ufficio del Gip del Tribunale Etneo su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del 42enne adranita Davide Garofalo per omicidio volontario ai danni di tre persone anziane e malate.

Crimini che sarebbero stati commessi con l’aggravante di aver agevolato le attività illecite sia dell’associazione di tipo mafioso operante a Biancavilla sia dell’associazione di tipo mafioso operante ad Adrano denominato clan “Santangelo”.

►LEGGI L’AGGIORNAMENTO

L’indagine convenzionalmente denominata “Ambulanza della Morte”, costituisce naturale prosecuzione della serrata attività intrapresa dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea e dai carabinieri di Paternò nel territorio del comune di Biancavilla ad un anno esatto dalle operazioni “Onda d’Urto e “Reset” che ha scardinato la locale compagine mafiosa, propaggine della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola – Ercolano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Uno va in giro con il manganello, l’altro con il coltello: accade a Biancavilla

In distinti episodi, due giovani denunciati dai carabinieri dopo un controllo di routine e perquisizione

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno denunciato un 31enne e un 19enne per “porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”.

I militari hanno notato in via Vittorio Emanuele un giovane alla guida di una utilitaria, con l’autoradio ad alto volume. Dopo avergli intimato l’alt, identificato, il ragazzo ha mostrato insofferenza e fastidio. Il motivo è emerso al termine della perquisizione veicolare: sotto il sedile anteriore lato passeggero è stato trovato un manganello artigianale in legno della lunghezza di 50 centimetri. L’oggetto è stato sequestrato.

Un successivo controllo ha riguardato un uomo che stava attraversando la strada a piedi. Anche in questo caso, durante l’identificazione, i militari hanno notato un atteggiamento agitato e nervoso. Si trattava di un 31enne, trovato in possesso di un coltello a scatto lungo 16 centimetri, di cui 8 di lama, custodito in una tasca dei pantaloni. Anche l’arma è stata sottoposta a sequestro.

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Cronaca

Alla guida di una Panda urta una donna e scappa via: indagano i carabinieri

È accaduto nei pressi di piazza Idria: prognosi di 10 giorni per la vittima, che per poco non è stata arrotata

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Urtata da un’auto, fatta cadere a terra e neanche soccorsa da chi aveva provocato l’incidente. È accaduto nei pressi di piazza Idria, a Biancavilla. Una donna stava attraversando la strada, in via Vittorio Emanuele, quando da via Scutari è sopraggiunta una Fiat Panda guidata da una ragazza. L’auto – secondo quanto apprende Biancavilla Oggi – ha urtato la signora, salendole sul piede e facendola cadere: la sua testa è finita a pochi centimetri dalla ruota anteriore. Solo per un caso non si è verificata una tragedia.

La vittima, impaurita ma cosciente, si è rialzata lentamente e, aprendo lo sportello dell’auto, ha provato a chiedere spiegazioni: «Non mi hai vista? Stavo attraversando…». Rimasta immobile per qualche secondo, la conducente ha richiuso lo sportello in faccia alla donna ed è ripartita a tutta velocità, senza pronunciare alcuna parola.

Chi ha assistito alla scena, si è precipitato ad aiutare. Una parrocchiana dell’Idria è riuscita ad annotare parte della targa del veicolo. Chiamati i carabinieri, sono intervenuti subito sul posto. La signora è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I medici hanno prestato le cure del caso per traumi giudicati guaribili in 10 giorni.

Formalizzata la denuncia nella caserma di via Benedetto Croce, i carabinieri hanno avviato le indagini per rintracciare la ragazza, che è fuggita via senza prestare soccorso. Forse è stata sopraffatta dal panico: un comportamento, comunque, ingiustificabile. Presentarsi spontaneamente in caserma potrebbe alleggerire la sua posizione.

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