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Cronaca

Colpi di fucile dal balcone: la “bravata” di Capodanno porta a due denunce

Notato il video finito sui social, i carabinieri hanno scoperto diverse cartucce detenute illegalmente

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La “bravata” nella notte di Capodanno è costata una denuncia ad un 22enne e a un 30enne di Biancavilla, entrambi incensurati, da parte dei carabinieri della locale stazione. Sulla base degli indizi raccolti, i militari li hanno ritenuti responsabili il primo di detenzione abusiva di munizioni ed il secondo di detenzione abusiva di armi ed esplosioni pericolose.

In particolare, il 30enne, la notte di Capodanno, imbracciato un fucile da caccia, si era fatto riprendere in un video mentre sparava dal balcone, in pieno centro abitato.

Un articolato lavoro di “web patrolling”, ovvero di “pattugliamento informatico” sulle diverse piattaforme social. Da qui, la scoperta dell’identità sia di chi ha sparato sia del proprietario dell’abitazione presso la quale era stato registrato il video.

I militari, infatti, acquisito il breve filmato, sono riusciti ad individuare l’abitazione, nella quale risultava risiedere il 22enne. I successivi accertamenti presso la banca dati delle forze dell’ordine hanno escluso che i due amici fossero detentori di armi, in quanto privi della necessaria licenza. Pertanto, i carabinieri hanno deciso di procedere ad una ricerca approfondita, hanno organizzato le perquisizioni presso le loro case, con il supporto dei colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, e del cane “Loki”, specializzato nella ricerca di armi ed esplosivi.

Divisi in due squadre, gli investigatori hanno dato il via all’attività. Nell’appartamento del 30enne nessuna arma né munizioni. In un capannone in uso al 22enne, invece, trovate diverse cartucce, alcune nascoste in un tubo di plastica, sotto una statua della Madonna o nelle fessure dei muretti in pietra lavica.

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Cronaca

Attenzione ai finti carabinieri: tentativi di truffa ad anziani di Biancavilla

Solito metodo: una telefonata con la richiesta di soldi, in caso di dubbi chiamare il 112 o in caserma

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Diverse segnalazioni di possibili truffe ai danni degli anziani. A Biancavilla, serie di telefonate ad ignari cittadini di una certa età che, fortunatamente, non hanno “abboccato” ai tranelli di alcuni truffatori, alcuni dei quali si sono spacciati carabinieri.

I metodi sono sempre gli stessi: si contatta la vittima e ci si presenta come maresciallo dei carabinieri per poi richiedere soldi quale risarcimento di un sinistro stradale causato da un figlio o parente.

I carabinieri di Biancavilla confermano le segnalazioni. I militari ribadiscono di prestare attenzione a queste chiamate, che nella maggior parte dei casi giungono sul numero telefonico fisso delle abitazioni in cui sono residenti anziani.

Nel corso dell’ultimo periodo, diversi sono stati gli incontri tenuti dal comandante della locale stazione dei carabinieri, mar. Francesco De Giovanni, a favore della cittadinanza di Biancavilla nel tentativo di prevenire le truffe ai danni delle fasce deboli. Per quanto superfluo specificarlo, i carabinieri non chiedono soldi per il loro operato. Bisogna diffidare sempre dalle apparenze, non aprire agli sconosciuti e chiamare subito il 112 o il numero della caserma per ogni dubbio.

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