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Cronaca

Una donna denuncia: «Sempre picchiata e umiliata», il marito condannato

Due anni di reclusione: sentenza di primo grado per il reato di maltrattamenti in famiglia

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Atti di violenza e umiliazioni dentro le quattro mura di casa. Poi, una donna di Biancavilla (alle spalle oltre 40 anni di matrimonio) ha avuto il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri. Le indagini hanno portato ad un processo ed ora il Tribunale di Catania ha condannato il marito per maltrattamenti in famiglia.

Due anni di carcere è la pena inflitta dal giudice Santino Mirabella. L’uomo dovrà anche pagare le spese processuali e quelle sostenute dalla moglie, quantificate in 1800 euro. In sede civile, l’imputato dovrà pure pagare il risarcimento danni.  

«La mia vita matrimoniale è stata sempre costellata dagli atti di violenza da parte di mio marito nei mie confronti e nei confronti dei nostri figli, oggi maggiorenni», ha detto la donna (assistita dall’avv. Pilar Castiglia) nell’atto di denuncia.

«Con il passare del tempo, la violenza è diventata sempre più feroce e frequente, ma purtroppo io non riuscivo a reagire per uno stato di totale soggiogamento psicologico. Ma anche perché avevo paura del giudizio della gente. Inoltre non sapevo dove andarmene sola e senza lavoro con i miei figli».

Preoccupazioni comuni a tante donne vittime di violenza. «Con frequenza quotidiana –ha raccontato la donna – mio marito mi ha sempre picchiata, prendendomi a pugni e calci, dandomi sberle, spingendomi, tirandomi i capelli e trascinandomi con forza. Ho subito ogni genere di umiliazione, di vessazioni e frustrazioni. Dopo che mi picchiava stavo a casa per non farmi vedere con i lividi».

C’è stato anche un periodo in cui ha deciso di andare via da Biancavilla. E poi, la scelta decisiva di formalizzare una denuncia, che ha fatto scattare le indagini della Procura di Catania e, quindi, il processo a carico del marito. Fino al verdetto di condanna di primo grado. Entro 90 giorni il deposito delle motivazioni.

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Cronaca

Attenzione ai finti carabinieri: tentativi di truffa ad anziani di Biancavilla

Solito metodo: una telefonata con la richiesta di soldi, in caso di dubbi chiamare il 112 o in caserma

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Diverse segnalazioni di possibili truffe ai danni degli anziani. A Biancavilla, serie di telefonate ad ignari cittadini di una certa età che, fortunatamente, non hanno “abboccato” ai tranelli di alcuni truffatori, alcuni dei quali si sono spacciati carabinieri.

I metodi sono sempre gli stessi: si contatta la vittima e ci si presenta come maresciallo dei carabinieri per poi richiedere soldi quale risarcimento di un sinistro stradale causato da un figlio o parente.

I carabinieri di Biancavilla confermano le segnalazioni. I militari ribadiscono di prestare attenzione a queste chiamate, che nella maggior parte dei casi giungono sul numero telefonico fisso delle abitazioni in cui sono residenti anziani.

Nel corso dell’ultimo periodo, diversi sono stati gli incontri tenuti dal comandante della locale stazione dei carabinieri, mar. Francesco De Giovanni, a favore della cittadinanza di Biancavilla nel tentativo di prevenire le truffe ai danni delle fasce deboli. Per quanto superfluo specificarlo, i carabinieri non chiedono soldi per il loro operato. Bisogna diffidare sempre dalle apparenze, non aprire agli sconosciuti e chiamare subito il 112 o il numero della caserma per ogni dubbio.

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