In città
In basilica il clima del Natale sulle note dell’orchestra della “Don Bosco-Sturzo”
La dirigente Concetta Drago: «Uno dei momenti più attesi e significativi per la nostra comunità scolastica»
Applausi scroscianti per alunni e insegnanti dell’Istituto comprensivo “Don Bosco – Sturzo” di Biancavilla, esibitisi nel concerto di Natale all’interno della basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”.
Una cornice perfetta per una serata in cui i piccoli musicisti hanno proposto brani della tradizione natalizia, creando un’atmosfera piacevole e calorosa. La serata ha visto alternarsi le dolci note dell’orchestra scolastica, le candide voci del piccolo coro della scuola primaria e del coro della scuola secondaria, e le audaci interpretazioni dell’ensemble vocale “Chorus”, formato dai docenti. Un viaggio musicale capace di emozionare, frutto di un lungo percorso di impegno e dedizione che mette in luce le straordinarie potenzialità espressive dei nostri ragazzi.
«Un evento – sottolinea la dirigente scolastica Concetta Drago – che si è rivelato, ancora una volta, uno dei momenti più attesi e significativi per la nostra comunità scolastica. Quest’anno, l’evento ha assunto un significato ancora più speciale. È stato il primo concerto organizzato dal nuovo istituto comprensivo, una vera celebrazione di unione e collaborazione».
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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