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“Clinical center”, aperta a Biancavilla una struttura sanitaria d’eccellenza
Ambulatori e servizi di diagnostica si aggiungono al complesso dell’Opera Cenacolo Cristo Re
Si chiama “Clinical center” ed è il nuovo poliambulatorio di contrada “Croce al vallone”, che arricchisce la collezione di attività dell’Opera Cenacolo Cristo Re. Una struttura sanitaria che amplia i servizi nel nostro territorio, offrendo agli utenti una tempistica di attesa inferiore rispetto alle altre strutture pubbliche.
Il “Clinical center” è destinato a diventare un fiore all’occhiello con una tecnologia all’avanguardia. La struttura presenta una parte diagnostica con Tac, risonanza magnetica, econografia, mammografia, Moc, radiologia tradizionale e digitale, prova da sforzo per l’apparato respiratorio. Poi ci sono i veri e proprio ambulatori plurispecialistici: cardiologia, neurologia, fisiatria…
«È un sogno che si realizza», ha detto Giosuè Greco, direttore dell’Opera Cenacolo Cristo Re. «La struttura – ha voluto sottolineare – può dare servizi sanitari a tantissime persone. Sarà importante la velocità nel dare tali servizi con macchinari di ultima generazione».
Un’idea e una progettazione, quella del poliambulatorio di “Croce al vallone”, perseguite da anni. Poi la pandemia, che ha rallentato la realizzazione ma è servita ad avere consapevolezza dei bisogni del territorio.
«Il Covid – specifica ancora Greco – ci ha fatto vedere i limiti del servizio sanitario, sia pubblico che privato. Ora pensiamo di essere più preparati perché dopo essere usciti da una pandemia, sappiamo quali sono i rischi e le cure. E cerchiamo di attrezzarci con una diagnostica adeguata».
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Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»
Il saluto del comandante dei carabinieri, trasferito a Brescia: lascia in eredità il blitz “Ultimo atto”
«Biancavilla rappresenta un territorio che soffre di alcune problematiche, legate al fenomeno mafioso. Un fenomeno che attecchisce laddove purtroppo c’è ancora diffidenza nei confronti delle istituzioni e del lavoro degli investigatori. Ma tutto questo passerà perché c’è voglia di cambiamento. C’è un rinnovato interesse per la cosa comune».
Il comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Gianmauro Cipolletta, parlando nell’aula consiliare di Biancavilla, non nasconde la cruda analisi di un territorio a vivacità mafiosa, ma lo fa, salutando la città con un accorato ottimismo.
A chiamarlo al palazzo comunale è stato il sindaco Antonio Bonanno per rendere omaggio ad un uomo dell’Arma che ha conseguito brillanti risultati nel nostro territorio e che ora, dopo quattro anni dal suo insediamento, è destinato al trasferimento a Brescia.
«È inutile negarlo – ha detto il capitano nel suo intervento, affiancato dal mar. Francesco De Giovanni, comandante della stazione di Biancavilla – questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni».
Ma la risposta dello Stato non è mancata. Il cap. Cipolletta ricorda il blitz “Ultimo atto”, che nel settembre 2023, ha falciato il riorganizzato clan di Biancavilla con a capo Pippo Mancari u pipi, figura che evoca antichi fasti criminali degli anni ’80. «Un’operazione importantissima, dal punto di vista prettamente tecnico-investigativo, che è servita a disarticolare il clan esistente», ha sottolineato il comandante.
La notte dell’«Ultimo atto»
Un centinaio di carabinieri – quella notte del 13 settembre 2023 – hanno bussato alla porta di casa di presunti mafiosi, trafficanti di droga ed estortori, mentre sui cieli di Biancavilla sorvolava un elicottero per monitorare le attività. A mettere le manette ai polsi al boss, nella sua abitazione di Spartiviale, ci ha pensato proprio il cap. Cipolletta.
La gestione monopolistica del trasporto merci su strada, il traffico di droga, l’imposizione del pizzo ad attività commerciali e imprenditoriali: sono i filoni dell’inchiesta che ha portato 19 persone sul banco degli imputati. In 13 hanno scelto il rito abbreviato (con udienza fissata il 24 settembre), altri sei seguiranno il rito ordinario con prima udienza dibattimentale l’1 ottobre.
«Sono convinto – ha ribadito il capitano – che le cose cambieranno. Stiamo lavorando bene, tutte le istituzioni stanno lavorando bene. Ognuno deve fare la propria parte, dall’operaio al professionista a chi ha incarichi pubblici. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno».
Cipolletta lascia una Compagnia che ha eseguito indagini su ogni fronte e una stazione di Biancavilla che dimostra un rilevante impegno quotidiano, sotto la guida del maresciallo Francesco De Giovanni. Parole di gratitudine sono state espresse dal sindaco Antonio Bonanno: «Un saluto a un professionista di rara qualità e un ringraziamento per i 4 anni di intenso lavoro nel nostro territorio». Ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Presenti anche rappresentati dell’associazione antiracket “Libera Impresa”, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di alcune organizzazioni di volontariato di Biancavilla.
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