Cronaca
“Caporalato” e diritti dei lavoratori, carabinieri in azione pure a Biancavilla
Bilancio dei militari a conclusione della campagna agrumicola: controllate 25 aziende del comprensorio


Controlli dintensificati dei Carabinieri della Compagnia di Paternò e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, nel corso dell’ultima campagna agrumicola per contrastare il “caporalato” e verificare il rispetto della legislazione sociale.
In tale contesto, rilevanti i risultati operativi conseguiti. Oltre 10 servizi coordinati a largo raggio svolti nei comuni di Paternò, Biancavilla e Belpasso. Verificate 25 aziende del settore ed identificate oltre 120 lavoratori.
Denunciata in stato di libertà un’imprenditrice di Biancavilla, titolare di un’impresa operante nella raccolta degli agrumi in contrada Gerbini di Paternò. È ritenuta responsabile di aver omesso di inviare a visita medica preventiva due lavoratori dipendenti.
«I risultati – si legge in una nota – dimostrano la costante attenzione dell’Arma dei Carabinieri nel settore della tutela del lavoro e nel contrasto ai connessi fenomeni di maggiore allarme sociale, quali appunto il “caporalato”. E più in generale, lo sfruttamento lavorativo di cittadini extracomunitari. In quest’ottica, le attività ispettive realizzate nel tempo hanno comunque dimostrato che le condotte delittuose nel settore sono state circoscritte sensibilmente negli anni».
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Cronaca
Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne
L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito


Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.
Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.
All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.
L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.
Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.
I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.


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