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Giuseppe Lombardo: «Gravi carenze in ospedali periferici, come a Biancavilla»

Intervento del parlamentare regionale autonomista: «Criticità soprattutto nei pronto soccorso»

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© Foto Biancavilla Oggi

«La grave carenza di personale medico ospedaliero, soprattutto di pronto soccorso, che interessa in particolar modo gli ospedali periferici della nostra regione, come Caltagirone, Paternò, Biancavilla, Militello, ha raggiunto livelli di criticità tali da compromettere l’erogazione dei livelli minimi di assistenza». 

Lo dichiara il parlamentare Giuseppe Lombardo, firmatario, insieme ai deputati del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti, della mozione “Iniziative urgenti volte a garantire l’effettiva erogazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria uniforme su tutto il territorio regionale”. 

«È indifferibile – continua il deputato autonomista –  programmare rapidamente un intervento straordinario e strategico in grado di proporre una soluzione strutturale di medio periodo, prontamente attuabile ed idonea ad affrontare nell’immediato la carenza di personale medico in cui versa il Sistema sanitario regionale, i cui effetti si riverberano sulla quantità e qualità delle prestazioni rese ai cittadini».

«La soluzione della creazione di dipartimenti interaziendali, nelle more della individuazione di interventi strutturali di modifica della rete ospedaliera già annunciati dal Governo – conclude Lombardo – che comportino a regime una ridefinizione dell’attuale modello organizzativo, al di là di proclami populisti e demagogici ed iniziative estemporanee o progetti che non hanno alcuno sbocco concreto ed immediato, appare quella più agevolmente percorribile ed in grado di offrire una risposta immediata alla collettività».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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