Chiesa
Da Biancavilla ai giardini vaticani: quegli incontri con Benedetto XVI
Il legame con il Papa emerito, padre Zappalà: «Ricordo la sua delicatezza e la sua gioia»

Ci sono momenti che legano Biancavilla al Papa emerito Benedetto XVI, morto all’età di 95 anni. Era il 4 settembre 2016, quando una delegazione di fedeli biancavillesi incontrò Joseph Ratzinger nei giardini vaticani. Era il giorno della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta e, in quell’occasione, l’icona della Madonna dell’Elemosina fu esposta in piazza San Pietro per essere vista in mondovisione.
A margine di quegli eventi, un gruppo di fedeli di Biancavilla, assieme all’allora arcivescovo Salvatore Gristina, ebbe occasione di andare a trovare il Papa emerito. Gli fu portata l’icona della compatrona di Biancavilla. «Ecco la tenerezza di Dio», disse Papa Benedetto davanti al dipinto sacro, recitando il rosario.
Padre Giovambattista Zappalà, attuale parroco dell’Idria, in quell’occasione era tra i presenti: «La gioia era una parola che Benedetto XVI spesso utilizzava e che viveva. Di quell’incontro nei giardini vaticani, organizzato dai giovani dell’associazione “Santissima Maria dell’Elemosina” che ringrazio, ricordo la delicatezza e la gioia del Papa nel salutare ciascuno dei presenti, chiedendo il nome, dall’arcivescovo Gristina ai ragazzi più piccoli. Un’attenzione per tutti».
Oltre a quell’incontro, un’altra occasione precedente aveva portato un gruppo dell’associazione mariana nei giardini vaticani. L’anno prima, nel novembre 2015, alcuni rappresentanti della Sme hanno incontrato Benedetto XVI, donandogli il loro simbolo, l’insegna mariana di preghiera e di supplica alla Madre della Misericordia.
«Di Papa Benedetto XVI potremmo dire tante cose come uomo, prete, teologo, vescovo e Papa. Io desidero sottolineare –prosegue padre Zappalà– la sua fede forte, che visse personalmente e che cercò di custodire in quanto prefetto della dottrina della fede, ruolo che svolse da cardinale. Curò l’edizione del catechismo della Chiesa cattolica, fu promotore della fede e, infatti, indisse anche l’anno della fede nel 2012».
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Chiesa
Quel viaggio chiamato “adolescenza”: lo psicologo parla all’oratorio “Don Bosco”
Un confronto aperto e serrato tra il dott. Alessio Leotta e i giovani della parrocchia dell’Annunziata

Un’occasione di formazione e riflessione per parlare di adolescenza a una platea di… adolescenti. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata ha promosso l’incontro con i propri giovani, ponendoli davanti ad un ospite esperto in dinamiche adolescenziali. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con il dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, affrontando diversi aspetti di quella età, cruciale per la crescita e la formazione dell’individuo.
Il professionista ha proposto un’analisi approfondita di questa delicata fase della vita, soffermandosi su aspetti fondamentali come il cambiamento dell’identità, le sfide emotive, il bisogno di appartenenza, la gestione delle relazioni e la scoperta della propria autonomia. L’approccio non è stato solo teorico, ma fortemente partecipativo: i giovani sono stati invitati a condividere liberamente le proprie esperienze, emozioni e dubbi.
Molti hanno trovato lo spazio per raccontare vissuti personali, paure e desideri, scoprendo nel gruppo un luogo sicuro dove potersi esprimere senza giudizio. Il dott. Leotta ha creato un clima accogliente, rispondendo con empatia e professionalità alle domande e ai racconti.
Un confronto che ha generato una profonda consapevolezza collettiva: l’adolescenza, con tutte le sue difficoltà, è anche un’opportunità per conoscersi meglio, per imparare a relazionarsi con gli altri e per costruire il proprio futuro. Un bagaglio di conoscenze in più per i giovani dell’oratorio “Don Bosco”, più compresi, motivati e pronti ad affrontare il proprio percorso con maggiore serenità.
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Chiesa
Parrocchiani dell’Idria in pellegrinaggio nei luoghi della mistica Natuzza Evolo
I fedeli e padre Giovambattista Zappalà hanno visitato pure il santuario di San Francesco di Paola

Un gruppo di 70 fedeli della parrocchia dell’Idria di Biancavilla ha fatto visita ai luoghi di Natuzza Evolo, la mistica proclamata serva di Dio nel 2019 e per la quale è aperto il processo di beatificazione.
I biancavillesi, con padre Giovambattista Zappalà, sono stati a Paravati, frazione di Mileto, in Calabria. Qui hanno potuto partecipare, insieme ad altri gruppi di pellegrini, alla Messa domenicale nel nuovo e grande santuario dedicato al “Cuore immacolato di Maria”, voluto da mamma Natuzza. Il gruppo ha poi visitato la tomba di Natuzza.
Il giorno precedente, invece, visita a san Francesco di Paola, la cui reliquia del bastone era stata lo scorso febbraio all’Idria. Accoglienza nel santuario dai frati minimi. Qui il gruppo ha partecipato alla celebrazione eucaristica e, accompagnato da un frate, ha potuto visitare i luoghi del santo paolano.
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