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Politica

Gal Etna, due biancavillesi nel nuovo Cda: Antonio Portale e Sarah Bua

Riunione a Villa delle Favare: l’ex presidente del Consiglio Comunale voluto dal sindaco Bonanno

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Nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gal Etna. I nuovi componenti (tra cui due biancavillesi) scelti nel corso di una riunione a Villa delle Favare.

Per la parte pubblica, nominati il sindaco di Paternò, Nino Naso, Antonio Portale (già presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla, il cui nome è stato indicato dal sindaco Antonio Bonanno) e Maria Stella Corsaro (già consigliera comunale, indicata dal sindaco di Adrano, Fabio Mancuso).

Per la parte privata siederanno nel Cda: la biancavillese Sara Bua, per il Consorzio di tutela pistacchio; Federico Floresta, indicato dall’associazione Vulcan; Giuseppe Cusimano, indicato dal Consorzio Euroagrumi, e Maria Spalletta, indicata dal Consorzio System Etna sud.

«Registro con piacere la presenza di due biancavillesi – Portale e Bua – nel nuovo organismo gestionale», ha commentato il sindaco Bonanno. «In questi anni, il Cda del Gal Etna – del quale mi onoro aver fatto parte – ha avuto il merito di promuovere progetti importanti in favore dello sviluppo del territorio. Mi auguro che i nuovi arrivati si muovano nel solco tracciato in questi anni di intensa attività».

I componenti del nuovo Cda devono ora sciogliere la riserva rispetto all’accettazione della carica. Passo successivo, la prima convocazione ufficiale, nel corso della quale dovranno essere nominati il presidente ed il vicepresidente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars

L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo

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© Foto Biancavilla Oggi

Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.

Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.

I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».

L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.

Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.

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