In città
“Arbëreshë”, la nascita di Biancavilla “rivive” con cortei e costumi d’epoca
Una rievocazione storica e leggendaria: doppio appuntamento, in questa quarta edizione
Un corteo storico con decine di figuranti in abiti tradizionali che percorre il centro di Biancavilla per rievocare l’evento della fondazione di Biancavilla per opera di profughi provenienti dall’Albania con in testa Cesare Masi, negli anni antecedenti il 1488.
Gli schipetari furono accolti dal feudatario del luogo per rassodare e mettere a coltura la desolata quanto amena contrada di Callicari, ai piedi dell’Etna.
Tradizioni, lingua e riti si sono perduti nel corso dei secoli. Rimangano, tuttavia, tracce in svariati documenti. E anche in molti “segni”, come la toponomastica o la devozione alla Madonna e a santi di chiara origine orientale, san Zenone in testa.
Leggenda e fatti storici rifioriscono con la “Rievocazione storica Arbëreshë”, giunta alla sua quarta edizione.
Il programma ha visto due appuntamenti. Il primo con corteo da Villa delle Favare, lungo via Vittorio Emanuele ed arrivo in piazza Roma e piazza Collegiata. Corteo preceduto da musici e sbandieratori. Deposta una icona riproducente la Madonna dell’Elemosina tra i rami di un fico. Questo per richiamare l’episodio leggendario che narra dell’aggrovigliamento dei rami dell’albero attorno al quadro per volontà divina.
Protagonisti assoluti, personaggi come l’audace condottiero Giorgio Castriota detto Scanderbeg, il conte Giovanni Tommaso Moncada e la consorte, i giurati che governavano in quell’epoca recanti la pergamena con i “Privilegi” e la licentia populandi, il Papas che presiedeva i riti e le funzioni sacre. Ma pure guerrieri a cavallo, dame dai costumi damascati, fanciulli con doni d’altri tempi, giocolieri, danzatori e musici.
Quest’anno, inoltre, un coro di figuranti biancavillesi ha preparato e cantato delle strofe in lingua Arbaresche tratte da antichi inni delle comunità albanesi di Sicilia, facendo rivivere nel canto quelle che cinquecento anni fa dovevano essere le melodie ricorrenti.
Il giorno successivo, altro appuntamento con un nuovo corteo. In centro, dove gli sbandieratori Fenicia Moncada e la Compagnia del Gufo. Ai piedi del campanile della Chiesa Madre, hanno inscenato fantasiose esibizioni.
L’evento, inserito nel cartellone dei festeggiamenti in onore a San Placido, è promosso dall’amministrazione comunale e si svolge in collaborazione con SiciliAntica, la Fidapa Adrano – Biancavilla, l’Accademia Universitaria Biancavillese, l’Associazione M. SS. dell’Elemosina e il Circolo Castriota. Per il suo alto valore è un evento inserito dal FUS – Fondo unico spettacoli – tra le rappresentazioni Nazionali di rilevanza culturale.
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In città
Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari
Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni
La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.
Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.
Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.
«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».
Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.
L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.
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