Cronaca
Videogiochi illegali a Biancavilla: 80mila euro di sanzioni a due gestori
Controlli effettuati dai carabinieri e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Game over: è proprio il caso di dirlo. I carabinieri della stazione di Biancavilla, assieme all’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Catania, hanno effettuato controlli ispettivi in due autolavaggi.
A seguito delle verifiche, i militari hanno denunciato a piede libero i due titolari delle attività commerciali, tra loro imparentati, contestando violazioni amministrative per esercizio di gioco d’azzardo, omessa esposizione della tabella dei giochi proibiti, nonché per aver posto a disposizione della clientela apparecchi per il gioco non corrispondenti alle normative.
A fare scattare il deferimento alle Autorità Giudiziarie e Amministrativa è stato il rinvenimento, in due locali attigui agli autolavaggi, di aree allestite a sale da gioco abusive. con 8 apparecchi telematici per gioco d’azzardo (i cosiddetti totem). Apparecchiature non collegate alla rete telematica del Monopolio e, quindi, non corrispondenti alle caratteristiche previste dalla specifica normativa.
I militari hanno proceduto al sequestro di tutte le apparecchiature, elevando sanzioni amministrative per oltre 80mila euro. Una somma che, se non pagata entro un determinato termine, potrà aumentare fino a 200mila euro.
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Cronaca
La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla
Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.
Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.
I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.
La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.
Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.
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